Ucraina: Polonia e Stati baltici potrebbero chiudere il confine con la Bielorussia

Soldati ucraini sparano i mortai sul fronte russo. (ANSA)

MADRID. – La Polonia e gli Stati baltici chiuderanno completamente i loro confini con la Bielorussia se si verificasse un “incidente critico” che coinvolgesse i mercenari del gruppo Wagner. Lo ha detto questa mattina il ministro degli Interni polacco Mariusz Kaminski.

I membri dell’UE Lettonia, Lituania e Polonia, che condividono un confine con la Bielorussia, sono infatti sempre più preoccupati per la sicurezza delle frontiere da quando centinaia di mercenari sono arrivati in Bielorussia su invito del presidente Alexander Lukashenko.

Questa tensione si va ad aggiungere al fatto che la Polonia ha assistito già da diversi mesi ad un aumento del numero di migranti irregolari, principalmente mediorientali e africani, che tentano di attraversare il confine bielorusso, secondo Varsavia “spinti” da Minsk.

“Chiediamo alle autorità di Minsk che il Gruppo Wagner lasci immediatamente il territorio della Bielorussia e che i migranti illegali lascino immediatamente la zona di confine e siano rimandati nei loro paesi d’origine” ha detto Kaminiski.

“Se si verificasse un incidente significativo – ha aggiunto -, indipendentemente dal fatto che avvenga al confine polacco o lituano, reagiremo immediatamente. Tutti i valichi di frontiera aperti finora verranno chiusi”.

Da parte sua, il ministero degli Interni lituano proporrà al governo di chiudere due dei quattro valichi di frontiera rimanenti con la Bielorussia, ha riferito questa mattina l’agenzia di stampa BNS, citando il ministro degli Interni lituano Agne Bilotaite.

Il 16 agosto Vilnius ha annunciato la chiusura di altri due valichi di frontiera bielorussi, riducendone il numero da sei a quattro, a causa di “circostanze geopolitiche”, riferibili alla presenza dei mercenari russi in Bielorussia.

Intelligence GB: Mosca imbarazzata dalle esercitazioni-farsa

Nel suo aggiornamento quotidiano, il Ministero della Difesa britannico sottolinea che è molto probabile che la Russia abbia annullato l’esercitazione militare su larga scala denominata “Zapad” (“ovest”). Il suo obiettivo sarebbe stato quello di impressionare il più possibile tutti gli avversari di Mosca per dissuaderli dall’impegnarsi in un conflitto.

Un evento importante destinato a essere il culmine dell’anno di addestramento militare. “L’esercitazione avrebbe dovuto svolgersi nel settembre 2023”, secondo il ministero britannico che specifica che “Dal 2010, la Russia ha attuato un ciclo quadriennale, alternando esercitazioni strategiche e dimostrazioni di forza in tutto il Paese.

Tuttavia, dal 2021, la Russia ha fissato l’appuntamento con le manovre Zapad nella Russia occidentale almeno ogni due anni, poiché dà priorità alla lotta contro quella che percepisce come una minaccia da parte della NATO”.

Eppure, a detta degli 007 londinesi, “le scarse prestazioni dell’esercito russo in Ucraina hanno evidenziato il fatto che queste esercitazioni abbiano solo un valore addestrativo limitato e soano in gran parte uno spettacolo. La Russia probabilmente ha cancellato l’edizione 2023 di Zapad a causa della mancanza di truppe e attrezzature disponibili”.

Inoltre, “C’è una possibilità realistica che la leadership russa sia sensibile anche alle critiche interne che potrebbero sorgere dalla gestione di un’altra esercitazione militare strategica, astutamente presentata in tempo di guerra”, conclude l’intelligence britannica.

(Redazione/9colonne)

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