Niger, Tajani: “Italiani al sicuro, privilegiamo la soluzione diplomatica”

Niamey (Niger), una strada della capitale dopo i disordini del colpo di Stato. (ANSA)

ROMA. – “Sono poco meno di cento i civili italiani che sono presenti nel paese africano, poi ci sono circa 400 militari parte di un contingente che non è dentro la capitale. Sono tutti in perfette condizioni, non corrono rischi, sono a casa: la nostra ambasciata li ha contattati uno per uno e sono stati allertati per sicurezza a rimanere nella loro abitazione”.

Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Rainews, rassicura sui nostri connazionali in Niger, dopo il colpo di stato della scorsa settimana. “Adesso – aggiunge il ministro – bisogna vedere cosa succederà nei prossimi giorni: noi privilegiamo la soluzione diplomatica. Ci sono i paesi dell’Africa occidentale che devono decidere cosa fare: hanno dato un ultimatum di 7 giorni ai golpisti, mercoledì si riuniranno i capi di stato maggiore dei paesi dell’Africa occidentale e potrebbero anche decidere un intervento in Niger.

Noi invece ci auguriamo che si possa ripristinare la democrazia e la legittimità, che possa ritornare il presidente eletto da cittadini nigerini. L’Europa ha dato un segnale inequivocabile nei confronti dei golpisti: nessun riconoscimento del loro governo”.

Tajani sottolinea inoltre che “l’Italia è in prima linea, oggi ho parlato con il ministro degli Esteri francese Colonna, con il rappresentante dell’Ue Borrell proprio per coordinarci. Prossimamente mi confronterò anche con il segretario di Stato americano Blinken, in modo da avere una posizione coordinata dell’occidente su un paese che è fondamentale per quanto riguarda la stabilità dell’Africa subsahariana e dei flussi migratori”.

Ripristinare l’ordine costituzionale

Dopo l’assalto alla sede diplomatica, il presidente francese Emmanuel Macron ha presieduto il Consiglio supremo di sicurezza. Ieri i leader dell’Ecowas, il blocco delle nazioni dell’Africa occidentale, hanno tenuto colloqui di crisi nella capitale della Nigeria, Abuja, per discutere del colpo di stato. Il blocco regionale “prenderà tutte le misure necessarie per ripristinare l’ordine costituzionale” se le sue richieste non saranno soddisfatte entro una settimana.

“Tali misure possono includere l’uso della forza” specifica la dichiarazione. Intanto il generale Abdourahamane Tchiani, capo della guardia presidenziale all’origine del colpo di Stato, ha chiesto e incassato il supporto dei mercenari russi della Wagner: Yevgeny Prigozhin, in un’intervista ad Afrique Media riportata dalla Reuters, ha detto che il battaglione è pronto a rafforzare la presenza nel continente.

(Redazione/9colonne)

Lascia un commento