Pnrr, Fitto: “Non definanziamo ma salvaguardiamo interventi. Per asili 900 milioni in più”

Il ministro Raffaele Fitto

ROMA. – “Gli interventi individuati prevedono non un definanziamento ma un de-finanziamento con un rifinanziamento nell’ambito degli altri programmi: lo voglio chiarire per evitare polemiche che non esistono, è scritto molto chiaro nella proposta che sarà oggetto di confronto con la commissione Ue. Questa è una proposta che avrà prima un dibattito interno e poi sarà oggetto di un confronto a livello europeo. Queste risorse individuate per un totale di 15 miliardi e 890 milioni saranno definanziate e rifinanziate nell’ambito della riprogrammazione”.

Così il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, a seguito della riunione della cabina di regia sul Pnrr che si è tenuta a Palazzo Chigi, per l’esame preliminare della proposta di revisione complessiva del piano inclusiva del nuovo capitolo RepowerEu.

Dopo il confronto (“vero” assicura Fitto) con le forze sociali, gli enti locali e il Parlamento (martedì il ministro riferirà alle Camere) la proposta arriverà sul tavolo della Commissione europea. “Non stiamo eliminando nessun intervento, li stiamo eliminando come proposte dal Pnrr per ricollocarli” ribadisce Fitto, aggiungendo:

“La differenza è se spendere dei progetti entro il 2026 oppure, dal momento che ci accorgiamo che non è possibile farlo, spostarli sulla Coesione, con termine entro il 31 dicembre 2029, oppure in una tempistica sempre rapida che però non ha una data, penso al Fondo di sviluppo e coesione. Vogliamo mettere insieme i tre livelli di progettazione esattamente per questa ragione. Non stiamo definanziando nulla ma stiamo mettendo in salvaguardia gli interventi che rischiano di non essere spesi all’interno del Pnrr e/o rendicontati, o addirittura non ammissibili”.

“Mi auguro che sul tema del Pnrr, nel solco delle parole del presidente della Repubblica, possa esserci un periodo di confronto utile nell’interesse del Paese, che non ponga la contrapposizione tra il governo e l’opposizione: la riuscita di questo progetto molto faticoso e complesso non è la riuscita del governo ma la riuscita del progetto del paese” sottolinea ancora il responsabile dell’attuazione del piano, che aggiunge: “Abbiamo due-tre mesi per costruire l’alternativa nel confronto con la commissione Ue, noi non decidiamo da soli”.

“Il lavoro con la commissione Ue è un lavoro intenso, positivo e molto costruttivo, anche nella relazione tra la presidente del Consiglio e la presidente della commissione che è molto rilevante per il nostro paese e per il nostro governo e perché dentro questa dinamica stiamo costruendo una collaborazione positiva” spiega Fitto, che rivendica da parte del governo “un lavoro molto serio, molto ben strutturato e molto ben costruito che rispecchia tutti i criteri del Pnrr e dei regolamenti europei e che punta a mettere in salvaguardia i progetti, tutti, evitando in modo chiaro che alcuni possano rischiare di non avere una risposta”.

“Sul tema degli asili – mette in luce il ministro – noi siamo reduci da mesi di polemica ma siamo qui con una proposta che prevede 900 milioni in più: una risposta fattuale”.

(Redazione/9colonne)

Lascia un commento