Elezioni in Spagna in Diretta – Seggi aperti in tutto il Paese. Frena l’assistenza alle urne alle ore 18:00

MADRID – Spagna alle urne. Seggi aperti in tutto il Paese. Oggi, dalle ore 9:00 alle 20:00, quasi 37,5 milioni di spagnoli decideranno chi governerà il paese nei prossimi quattro anni. Sono 2,47 milioni gli elettori che hanno deciso di votare per posta. È il 94,2 per cento di coloro che ne hanno fatto richiesta, una cifra record, la più alta registrata dal 2008.  In queste elezioni generali sono stati allestiti 60mila 314 centri elettorali, con 181mila scrutatori e 361mila supplenti.

Pedro Sánchez, del “Partido Socialista Obrero Español”, è in cerca della rielezione mentre Alberto Nuñez Feijóo, del conservatore “Partido Popular”, cerca di strappare il potere ai socialisti. Dal canto loro Yolanda Díaz, del partito riformista Sumar, e Santiago Abascal, del partito di estrema destra Vox, lottano per un terzo posto che li trasformerebbe con molta probabilità nell’ago della bilancia. Si eleggeranno 350 deputati e 268 senatori (208 attraverso il voto alle urne e il resto scelti dall’Assemblee Legislative delle rispettive “Comunidades Autónomas”)

È questa la prima volta che in Spagna si volta d’estate. L’ondata di caldo afoso di questi giorni ha creato problemi logistici poiché la stragrande maggioranza dei centri di votazione è priva di aria condizionata o climatizzatori.

(20:15) Balletto di sondaggi

È iniziato il balletto dei sondaggi. Quello dell’agenzia demoscopica Sigma Dos offre un panorama incerto ed apre lo scenario di una ripetizione delle elezioni; quella di GAD3, invece, mostra un risultato in cui la somma del Partito Popolare e Vox permetterebbe una maggioranza comoda per la formazione di un governo di destra: dai 170 ai 180 deputati.

Le due agenzie demoscopiche coincidono nel segnalare il Psoe come seconda forza politica. Ma per Sigma Dos la forbice oscillerebbe tra 113 e 118 scanni, mentre per Gad 3 i socialisti otterrebbero 112 deputati.

Altri sondaggi sono stati realizzati da Sondaxe e Sociometrica. Il primo pubblicato dal  quotidiano “La Voz de Galicia”, l’altro da “El Español”. In ambedue casi, è presente lo spettro di un nuovo ciclo elettorale. Infatti, la somma deputati che otterrebbe la coalizione di destra (Sondaxe: PP 138/146 deputati, Vox 27/31; Sociometrica PP 130/140 deputati, Vox 35/39. )potrebbe non raggiungere i 176 scranni   imprescindibili per formare un governo.

Il terzo posto, in queste elezioni, lo occuperebbe Sumar, secondo i sondaggi di Sigma Dos e Sondaxe, e Vox secondo quelli di Gad 3 e Sociométrica

(18:15) Affluenza in calo

L’affluenza alle urne in calo. Alle ore 18:00, la partecipazione ha subito una flessione importante manifestando una tendenza opposta a quella registrata alle 14:00. Infatti, la partecipazione si stima attorno al 56,85 per cento. È questa una cifra che non prende in considerazione il voto per corrispondenza.

Se si compara la percentuale di affluenza con quella nella stessa ora del 2019, si osserva una riduzione del 3,76 per cento. Aumenta la partecipazione in Galizia, Extremadura, Baleares, Cantabria e Asturias, mentre registra un a importante flessione nel resto del Paese.

 

(14:17) Aumenta la partecipazione: affluenza alle urne 44,48 per cento

È aumentata la partecipazione degli elettori in questa giornata elettorale. Lo ha assicurato il “Centro Nacional de Difusión de Datos” in Ifema. Alle ore 14:00 l’affluenza alle urne è stata del 40,48 per cento. È un incremento del 2,56 percento, se si compara con l’affluenza alle ultime elezioni generali, quelle del 2019.

I responsabili del “Centro Nacional de Difusión de Datos” ha precisato che nel calcolo non è inclusa la somma dei voti per corrispondenza. Per corrispondenza ha votato 2,47 milioni di elettori, il doppio di quanti lo fecero nel 2019.

In queste elezioni, tutte le province, ad eccezione della “Comunidad de Madrid” (- 0.15 per cento), Catalogna (-3,80 per cento), Paese Basco (-2,98 per cento) e Melilla (- 1,32 per cento), hanno incrementato la percentuale di votanti. Extremadura (+8,1 per cento), Galicia (+ 7,04 per cento) e “Castilla-La Mancha” (6,61 per cento) sono quelle che hanno registrato la maggiore affluenza.

(13:31) Díaz Ayuso (PP): “Un Paese plurale”

La presidente della “Comunidad de Madrid”, Isabel Díaz Ayuso, ha votato nel “Colegio La Inmaculada Marillac”. La presidente del “Partido Popular” di Madrid ha auspicato che “l’allegria che si vive per le strade di Madrid possa trasmettersi al resto del Paese”

– E soprattutto che – ha aggiunto – domani si possa camminare assieme in un Paese plurale.

La presidente della “Comundad de Madrid” ha poi chiesto che si “mettano a disposizione tutti gli strumenti” per riparare il guasto che ha bloccato i treni della rotta “Valencia – Madrid”.

Díaz Ayuso, come giá fatto dal collega di partito Esteban González Pons, ha insinuato la presenza di una “mano nera” dietro il guasto nel tunnel che ha provocato la sospensione del servizio.

Adif e la delegata del Governo della “Comunidad Valenciana” hanno comunque confermato che coloro che desiderano viaggiare hanno a disposizione rotte alternative.

(13:30) I maggiori esponenti dei partiti hanno già votato

I principali leader del Paese hanno già votato. Nel corso della mattina hanno votato i principali aspiranti a “La Moncloa”: Pedro Sánchez, che è stato il primo, Alberto Nuñez Feijó, Yolanda Díaz e Santiago Abascal. Hanno anche votato Gabriel Rufián (Erc), Oskar Matute (EH Bildu), Aitor Esteban (PNV). Ognuno di loro ha invitato gli elettori ha esercitare il proprio diritto al voto.

 

(11:38) Yolanda Díaz (Sumar): “Ci giochiamo la prossima decade”

Yolanda Díaz, candidata di Sumar

Anche la candidata di Sumar, Yolanda Díaz, ha votato. Lo ha fatto nel centro elettorale “E.T.S.I. Minas y Energía” di Madrid.

Díaz, che si è recata al centro elettorale in compagnia della figliola, ha ricordato che per anni in Spagna “non si è potuto votare”.

– Ci giochiamo il poterci alzare domani con più diritti e libertà – ha detto -. Abbiamo lottato tanto per poter votare in libertà. Per le persone della mia generazione sono le elezioni più importanti – ha proseguito –. Ci giochiamo la prossima decade.

 

(11:36) Núñez Feijó (PP): “Auspico l’inizio di una nuova epoca”

Alberto Nuñez Feijóo ha depositato il suo voto nel centro elettorale nel “Colegio Ramiro de Maeztu” della capitale.

Dopo aver votato il presidente del “Partido Popular” ha auspicato che la giornata elettorale si svolga in un clima di tolleranza e tranquillità. Si è detto fiducioso e si è augurato che il Paese questa sera dia inizio “ad una nuova epoca”.

– Spero e desidero che gli spagnoli decidano in libertà, nonostante le condizioni climatologiche e contro ogni avversità. Oggi – ha detto Núñez Feijóo – ci giochiamo il modello che desideriamo, un governo forte. Sono orgoglioso del nostro Paese perché, nonostante la stagione estiva, c’è una buona partecipazione di elettori. È necessario che Spagna si esprima – ha continuato per poi sottolineare che “qualunque cosa decida” continuerà a lavorare per il Paese.

– È la mia vocazione – ha affermato -. È il mio destino. Non ho fatto altra cosa che lavorare nell’amministrazione pubblica.

(11:21) Santiago Abascal (Vox): “Sarà una lunga nottata”

Santiago Abascal (Vox)

Nel “Colegio Cristo Rey”, il candidato della formazione dell’estrema destra, Santiago Abascal ha esercitato il suo diritto al voto.

Abascal ha confessato la speranza che  queste elezioni “indichino un cambio di rotta”. Ha quindi commentato che “sarà una lunga nottata”  

(10:01) Aperti i seggi nelle Canarie

Anche nelle Isole Canarie sono stati aperti i seggi e si è dato il via alla giornata elettorale. Sono stati allestiti poco più di 2mila 900 centri di votazione: mille 300 circa a Santa Cruz di Tenerife e mille 564 a Las Palmas. Hanno diritto al voto 1,7 milioni di spagnoli residenti nelle isole. Eleggeranno 15 deputati e 11 senatori.

(9:40) Gabriel Rufián (ERC): “Potrebbe non essere una festa”

Gabriel Rufián, esponente di spicco di Erc, il partito repubblicano catalano, ha votato in uno dei seggi del quartiere Lloreda di Badalona.

Rufián ha esortato gli spagnoli a votare in quella che, ha detto, “tradizionalmente si definisce la festa della democrazia”.

–  D’accordo a quanto accadrà – ha aggiunto – questa giornata potrebbe non essere una festa.

Ha sostenuto che “oggi è l’unico giorno in cui tutti abbiamo il potere di trasformare le cose”.

– È l’unico in cui – ha commentato – hai lo stesso potere di chi ti sfrutta, di chi ti mentisce. Tutti dobbiamo esserne coscienti.

(9:14) Pedro Sánchez (Psoe) il primo a votare

Il presidente del Governo e candidato del “Partido Socialista Obrero Español”, Pedro Sánchez

Il candidato del “Partido Socialista Obrero Español”, Pedro Sánchez, è stato il primo a votare. Lo ha fatto 9:09, accompagnato dalla moglie Begonia Gómez.

Il leader dei socialisti ha chiesto la maggiore partecipazione possibile in questa giornata elettorale e sottolineato che spera “dalle urna un governo forte e capace di far avanzare il Paese”. Ha quindi ringraziato le Forze dell’Ordine e le Poste per aver reo possibile le elezioni e mostrare al mondo che la Spagna “è una democrazia irreprensibile”

Redazione Madrid

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