Ministero del Lavoro, nel 2022 cala la disoccupazione

MADRID – Due milioni 837mila 653. Tanti sono stati i disoccupati registrati a fine 2022. Lo ha reso noto il Ministero del Lavoro e dell’Economia Sociale. Il Dicastero diretto da Yolanda Díaz ha tenuto a sottolineare che questa è la cifra più bassa dal 2007. Ovvero, da quando la crisi finanziaria globale, segnata da squilibri a livello di banche e Stati, mise in scacco le maggiori economie del mondo con ricadute drammatiche su quelle in via di sviluppo.

Il numero dei disoccupati si è ridotto progressivamente dall’inizio dello scorso anno. Gli uffici del Servizio Pubblico per l’Impiego dello Stato (Sepe) hanno registrato 268mila 252 disoccupati meno che nel 2021, circa l’8,6 per cento. La popolazione economicamente attiva è aumentata in particolare nel settore dei servizi. È questo uno di quelli che meglio illustra l’efficacia della riforma della Legge sul Lavoro introdotta dalla ministra Yolanda Díaz .

Anche l’occupazione giovanile e quella femminile registrano cifre minime da record. Per quel che riguarda la fascia giovanile, che è sempre stata un dolore di testa per i governi di turno e una “malattia cronica” dell’economia, il Sepe ha registrato un milione 690mila 148 disoccupati. Il 2022, quindi, si chiude con un netto miglioramento e un minimo storico mai visto prima: solo 195mila lavoratori sotto i 25 anni registrati negli uffici del Sepe. Anche la disoccupazione femminile, stando a quanto illustrato dal Ministero del Lavoro, ha registrato un record storico: non scendeva al di sotto del milione 700mila da circa 14 anni.

Uno dei maggiori obiettivi raggiunti dalla riforma del lavoro fortemente voluta dalla ministra Díaz è stato il cambio di paradigma nelle assunzioni. Oggi i contratti  a tempo indeterminato, che sono aumentati di quasi 5 milioni, superano quelli temporanei, che si sono ridotti di oltre 9 milioni, rispetto al periodo pre-pandemia. Questo era uno dei flagelli del mercato del lavoro spagnolo.

Stando agli esperti, il fenomeno registrato nel 2022 indica una maggiore stabilità del mercato del lavoro. Infatti, solo a dicembre, sarebbero stati firmati complessivamente un milione 189mila 917 contratti.  Di questi, 464mila 152 sarebbero a tempo indeterminato, circa il 39% del totale.

Redazione Madrid

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