L’Italia più vicina all’Europeo


BUDAPEST- L’Under 21 di Claudio Gentile porta via un prezioso 1-1 dall’Ungheria e mette un piede e mezzo nella fase finale dell’Europeo. L’unica macchia è quel momento di distrazione costato il pari, perché grazie al vantaggio siglato da Donadel (alla sua prima rete in azzurro), grazie a una clamorosa ‘papera’ del portiere ungherese, l’Italia avrebbe potuto affrontare l’incontro di martedì prossimo, a Fermo, quasi come una formalità.


Partirà comunque con una buona dote, la stessa che due anni fa gli consenti di superare la Danimarca, grazie allo 0-0 di Rieti dopo l’1-1 di Copenaghen. Se ne rende conto al termine Gentile, soddisfatto del pari. “Peccato per quel gol, era evitabile. Ma – assicura il tecnico – la squadra mi è piaciuta. Abbiamo lottato e giocato come dovevamo”. Nel ritorno gli azzurri si limiteranno a controllare? “Noi non siamo capaci di aspettare gli avversari – sottolinea Gentile – quindi giocheremo per vincere, ma non a tutti i costi, altrimenti si rischia inutilmente”. Quello cui assistono i 18.000 spettatori accorsi allo stadio del Ferencvaros (invogliati anche dall’ingresso gratuito) è un primo tempo avaro di emozioni.


L’Ungheria parte con molta veemenza, ma la sua spinta perde ben presto di peso e gli azzurrini impiegano una manciata di minuti a disinnescare le velleità magiare. L’intervento più impegnativo di Curci resta un’uscita di piedi all’11′. Poi Donadel e compagni prendono il sopravvento a centrocampo, soprattutto grazie alla buona vena di Rosina.


Ed è infatti l’Italia ad andare più vicina al gol due volte in altrettanti minuti (14′ e 15′), entrambe con Galloppa. Prima il giocatore della Triestina impegna Fulop da fuori area, su retropassaggio di Pazzini; poi conclude con una bella semirovesciata un palleggio in area. Non molto, ma l’Ungheria fa ancora meno, anche grazie all’attenta difesa azzurra, con Bovo su tutti. Così i padroni di casa vengono sistematicamente ‘respinti’ fuori area e costretti ad affidarsi sempre più spesso ai tiri da fuori, come Vanczak al 28′, conclusione che Curci blocca senza problemi.


La ripresa offre qualcosa in più. In avvio intorno a Curci cadono alcuni fumogeni, ma l’arbitro non interrompe il gioco.


La partita sembra mettersi al meglio al 13′, quando Donadel scocca un gran tiro da oltre 20 metri. Fulop è sulla traiettoria, ma si lascia sfuggire la palla. Lo svantaggio ha però un effetto galvanizzante sugli ungheresi che, superato lo sbandamento, si gettano in avanti a testa bassa, anche se con molta foga ma poche idee.


L’Italia tiene in allarme Fulop con una punizione di Bovo, deviata dal portiere. Al 19′ Curci deve compiere la prima vera parata della sera, alzando sopra la traversa un tiro di Vadocz. Lo 0-1 vale oro, ma gli azzurrini se lo gettano via al 28′. Huszti non trova opposizione ed ha il tempo di caricare un sinistro potente da fuori area che rimbalza davanti a Curci, apparso un po’ in ritardo, e lo batte. L’ultima occasione dell’ Italia capita sul piede di Defendi, ma questa volta l’ intervento di Fulop è efficace. Finisce 1-1 ed a Fermo sarà partita vera.