Associazione Marchigiani in Spagna: per una sera Giacomo Leopardi è tornato tra noi

Mariza Bafile e Fabio Bussotti.

Grazie ad una iniziativa dell’Associazione dei Marchigiani in Spagna e la bravura dell’attore Fabio Bussotti abbiamo potuto dialogare con il grande scrittore e filosofo Giacomo Leopardi intervistato da Mariza Bafile


MADRID. – Se ci fosse stato qualche dubbio sull’attualità del grande, da molti considerato il maggior poeta dell’Ottocento italiano, Giacomo Leopardi, sarebbe bastato assistere alla conversazione tra la giornalista Mariza Bafile e l’attore Fabio Bussotti che si è calato nei panni del Leopardi con magistrale bravura.

Organizzato dall’Associazione Marchigiani in Spagna nel sempre accogliente spazio del ristorante Mena Apulian Food l’evento è il primo di una serie che si intitola “Le interviste impossibili”. 

Tanto l’intervistatrice come Bussotti hanno mostrato la loro intima vicinanza con il Leopardi che non affascina solamente per i suoi versi ma anche per la profondità del pensiero filosofico e per il suo stesso modo di vivere. 

Nato nelle Marche, a Recanati, il 29 giugno del 1798, Leopardi è scomparso il 14 giugno del 1837 a Napoli. 

La sua è stata una vita complessa, piena di ombre e anche di contraddizioni, condizionata da un padre estremamente severo e una madre affettivamente assente, immersa nella lettura e prigioniera di un corpo che con gli anni si andava deformando.

Una situazione che lo ha spinto ad una solitudine forzata ma “senza scampo” come la definì Ungaretti. E proprio dalla solitudine è partita la conversazione tra i due, tra Mariza Bafile che, come ogni giornalista che ama scavare nell’animo umano, sognava di parlare con il grande Maestro e Fabio Bussotti che da tanto leggerlo e studiarlo si è immedesimato in lui a tal punto da renderlo reale e riuscire a parlare per bocca sua.

 

Mariza Bafile, il consigliere del Comites di Madrid, Franco Savoia, Fabio Bussotti e Attilio MIngolla, titolare del Mena Apulian Food.

 

La solitudine di ieri piena di parole scritte nei libri e quella di oggi che si riempie con messaggi online forse meno profondi e meno attenti al linguaggio ma che ugualmente testimoniano un male che attraversa da sempre l’umanità: la profonda necessità di socializzare e la coscienza delle difficoltà insite nei rapporti umani.

Continuando con questi parallelismi tra il passato e il presente, i due hanno scandagliato altri temi che non conoscono differenze di tempo perché sono inerenti all’essere umano. Si è parlato di amore, l’amore eccessivamente idealizzato dal Leopardi o tristemente banalizzato dalle app alle quali ci si affida oggi per avere incontri casuali, l’erotismo versus il sesso e la violenza, e soprattutto il sogno, il desiderio ultimo anche se poche volte ammesso, di un amore tanto perfetto quanto impossibile, anelo che attraversa i secoli.

L’attenzione si è spostata poi sulla famiglia, sui rapporti famigliari mai lineari, mai privi di dolore, di piccole e grandi ferite. Leopardi considerava i genitori e la loro educazione la causa prima della sua infelicità e anche della deformità del suo corpo sottoposto ad ore e ore di lettura in posizioni scomode per la sua fragile spina dorsale. Ma al tempo stesso non ha mai smesso di anelarne l’amore, la comprensione e nel parlare del padre si commuove fino alle lacrime.

Quel momento di commozione, quell’ammissione del suo bisogno dell’amore e dell’accettazione paterna, hanno trascinato i presenti in una bolla fuori dal tempo rendendo l’atmosfera densa di emozioni. Emozioni che sono diventate ancora più evidenti quando il “nostro” Leopardi ha recitato alcuni dei suoi versi più belli con una forza e una profondità che hanno reso difficile per la giornalista riprendersi e riprendere il discorso.

 

Mariza Bafile, Fabio Bussotti e Silvia Giorgi.

 

Ideato e portato avanti dal vicepresidente dell’Associazione Marchigiani in Spagna, Antonio Romani, l’incontro è stato preceduto dalle sue parole di benvenuto e una breve descrizione dell’importanza del Leopardi e si è concluso con il saluto della Presidentessa Silvia Giorgi che ha ringraziato Mariza Bafile e Fabio Bussotti per aver permesso a tutti di vivere un’esperienza che ha superato ogni aspettativa.

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