Nato: Rutte nominato prossimo Segretario generale, in carica dall’1 ottobre

Palazzo Chigi, 08/03/2023 - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il Primo Ministro del Regno dei Paesi Bassi Mark Rutte.
Palazzo Chigi, 08/03/2023 - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il Primo Ministro del Regno dei Paesi Bassi Mark Rutte. (Ufficio stampa Presidenza del Consiglio)

MADRID. – I rappresentanti dei 32 paesi membri della Nato hanno nominato ufficialmente questa mattina il primo ministro olandese Mark Rutte – che si dimetterà nelle prossime settimane dall’incarico governativo – come prossimo segretario generale. 

Rutte, 57 anni, assumerà la carica dal primo ottobre, in sostituzione del norvegese Jens Stoltenberg, in carica da un decennio. “So che lascerò la NATO in buone mani”, ha scritto Stoltenberg a X. “Mark è un vero difensore delle relazioni transatlantiche, un leader forte e un costruttore di consenso”. La nomina è diventata possibile dopo che un altro candidato, il presidente rumeno Klaus Iohannis, ha ritirato la propria candidatura.  

Stoltenberg, che è a capo dell’organizzazione dal 2014, avrebbe dovuto lasciare il suo incarico il 1° ottobre 2022, ma i leader dei paesi membri dell’alleanza hanno prorogato il suo mandato fino al 30 settembre 2023 e poi per un altro anno. Mosca non si aspetta alcun cambiamento dal cambio al vertice del Patto atlantico. Come ha dichiarato alla RIA Novosti il capo del comitato di difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, dopo che Rutte avrà assunto il nuovo compito, “la politica della NATO nei confronti della Russia non cambierà”. 

“La NATO – ha detto Kartapolov – è stata creata per servire gli interessi degli Stati Uniti e i funzionari della NATO sono destinati solo a una cosa: trasmettere al circuito esterno tutto ciò che viene detto loro da Washington”. Da tutto ciò, dunque “la Russia non si aspetta nulla di buono”.

Il capo dello staff della presidenza ucraina Andriy Yermak si è congratulato con Mark Rutte per la sua elezione alla carica di segretario generale dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO). 

“La vostra leadership e il vostro impegno per la democrazia sono essenziali per il nostro futuro comune. Vi ringraziamo per il vostro continuo sostegno all’Ucraina durante questi tempi difficili”, ha scritto Yermak su Telegram.  

Da parte sua, il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha affermato di considerare “un grande onore” tale nomina specificando che l’alleanza è e rimarrà “la pietra angolare della sicurezza collettiva”. “Guidare questa organizzazione è una responsabilità che non prendo alla leggera”, ha scritto Rutte sui social media. Rutte ha inoltre ringraziato tutti gli alleati per la loro fiducia e ha aggiunto di “non vedere l’ora” di assumere l’incarico in ottobre come successore di Jens Stoltenberg, il quale “ha fornito alla NATO una leadership eccezionale negli ultimi 10 anni”.

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, presidente ucraino, si è congratulato con Mark Rutte e ha ringraziato Jens Stoltenberg. “Prevediamo che il nostro lavoro congiunto per garantire la protezione delle persone e della libertà in tutta la nostra comunità euro-atlantica continuerà a buon ritmo”, ha affermato. 

“Conosco Mark Rutte come un leader forte e di saldi principi, che ha dimostrato la sua risolutezza e visione in molte occasioni negli ultimi anni. Colgo anche questa opportunità per ringraziare il segretario generale Stoltenberg per il suo notevole contributo al rafforzamento della NATO nei precedenti dieci anni del suo mandato, così come per il suo incrollabile sostegno alla lotta dell’Ucraina per la libertà”, ha aggiunto.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è congratulata con il Primo Ministro Mark Rutte per la sua nomina a prossimo Segretario Generale della NATO. “In questa fase particolarmente complessa l’Alleanza atlantica continua a rappresentare il pilastro della sicurezza comune e l’Italia è pronta a lavorare insieme al nuovo Segretario Generale e agli alleati a favore della pace e della salvaguardia della libertà” si legge in una nota di Palazzo Chigi.

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