Carceri, dialogo bipartisan al Senato. Sisto: “Nel governo sensibilità diverse”

Un detenuto dietro le sbarre.
Un detenuto dietro le sbarre in una foto d'archivio. ANSA / TATYANA ZENKOVICH

MADRID. – “Quello di Esg e carcere è un tema che non possiamo affrontare solo quando c ‘è un suicidio o quando si palesa in maniera forte il sovraffollamento delle carceri: è un tema invece che va affrontato con delle soluzioni strutturali”.

Così Mariastella Gelmini, senatrice Azione, che nella Sala Isma del Senato ha promosso il convegno “Esg (Environmental, Social, Governance, ndr)  e carcere. Impatto sociale, recidiva e bene comune”. Tra i relatori Patrizio Gonnella dell’associazione Antigone ed Elisabetta Zamparutti di Nessuno Tocchi Caino.

“Tutti insieme – aggiunge – vogliamo affrontare questo tema e provare ad avanzare delle soluzioni, che devono essere trasversali dal punto di vista politico e che devono puntare a una credibilità delle proposte in materia di carceri e soprattutto alla sostenibilità  della pena: l’articolo 27 della Costituzione parla della funzione rieducativa della pena ma oggi le condizioni delle nostre carceri sono condizioni disumane, rispetto alle quali servono degli interventi: occorre fare presto e valorizzare la formazione e il lavoro. Su questi temi – conclude l’ex ministra – proviamo a confrontarci e ad ascoltare soprattutto l’opinione di chi nelle carceri opera, lavora e offre un contributo”.

A portare la voce del governo è il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto:  “Quando si difendono i principi costituzionali la diversità di appartenenza è soltanto un pretesto: l’articolo 27 è una norma straordinaria, per scrivere la quale i padri costituenti si sono tolti la giacca di appartenenza” sottolinea il viceministro, aggiungendo:    “Siamo arrivati oggi a una consapevolezza, che bisogna passare da una dimensione carcero-centrica a una visione umano-centrica, nelle idee del giudice il carcere deve essere solo una delle possibilità di espiazione della pena, è una trasformazione epocale”. Secondo Sisto “l’unico modo per evitare le recidive sono le attività extracarcerarie, il futuro del carcere è fuori dal carcere”.

“Il ministero – assicura – ha una grande sensibilità su questo punto: è vero che sale il numero dei suicidi, e qui c’è un massiccio investimento sui luoghi per chiarire se si si tratta di fenomeni endemici o isolati, ma quello su cui vorrei rassicurare tutti è che noi ne siamo perfettamente consapevoli: oggi c’è questa grande discussione sulla liberazione anticipata, indubbiamente ci sono delle sensibilità diverse nel governo con una discussione ancora aperta, dobbiamo confrontarci nel governo e con il prossimo decreto legge cercheremo una soluzione che possa intervenire efficacemente sul tema del sovraffollamento carcerario: negare che ci siano diverse sensibilità è impossibile, proveremo a trovare una soluzione unitaria” conclude il viceministro.

L’appuntamento odierno promosso dalla senatrice Gelmini fa parte di un ciclo, le cui prossime tappe saranno il 25 settembre (“Quando Stato, Impresa, Terzo Settore si incontrano. Replicabilità dei modelli”) e il 6 novembre (“Smuraglia, Esg e nuove direttive europee (Csrd, Csddd): sfide e opportunità”).

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