Berlusconi: ricordo politica a un anno dalla morte. Bagarre alla Camera

Silvio Berlusconi in una foto del, 2013. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

BERLUSCONI: RICORDO POLITICA A UN ANNO DALLA MORTE. BAGARRE ALLA CAMERA   

MADRID. – ”Dolcissimo papà, il tuo amore vivrà sempre dentro di noi”. Firmato Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Il ricordo personale dei figli, attraverso una pagina sui giornali, ha inaugurato una giornata dedicata al ricordo di Silvio Berlusconi, nel primo anniversario della scomparsa. 

“Desidero ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia politica italiana. Abbiamo condiviso molte battaglie e momenti decisivi per la nostra Nazione. Anche nel suo ricordo, continueremo a dare il massimo per ridare visione e grandezza all’Italia. Ciao Silvio” scrive la premier Giorgia Meloni in un post su facebook. 

Entrambe le Camere hanno commemorato l’ex premier, il cui ricordo però non è rimasto fuori dallo scontro politico. “Che cosa ha fatto di unico Berlusconi? Io credo che lui avesse veramente non la capacità di sognare, che ce l’hanno in tanti, ma la capacità di realizzare i propri sogni. Lo ha fatto quando è sceso in campo, come diceva lui, perché prima non esisteva questa frase, scendere in campo, semmai si saliva in politica. Lui inventò la discesa in campo” sono state le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante la commemorazione a Palazzo Madama, aggiungendo: 

“Nessuno aveva neanche mai potuto immaginare, in quel momento, che Fini e Bossi potessero fare parte della stessa maggioranza. Tant’è vero che dopo, prima che Fini e Bossi tornassero a riprendere un caffè insieme, so io la fatica che ho dovuto fare anche personalmente. Ma in quel momento solo Berlusconi poteva immaginare di creare una coalizione così innovativa, così impossibile anche solo da sognare e immaginare vincente”. 

In Senato è intervenuto anche il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, che ha ricordato l’impegno di Berlusconi “per cercare di avvicinare la Russia all’Occidente” e “anche il dispiacere per un atteggiamento, che non condivideva più, di quello che lui considerava un amico, qual era Putin. Diceva sempre: ‘è un uomo che è cambiato’. Al Parlamento europeo votò contro l’invasione dell’Ucraina, insieme a tutti quanti noi, a dimostrazione che prevalevano i valori dell’Europa e della libertà, rispetto anche a quella che era stata l’amicizia con un leader politico”. 

“Anche come uomo di governo, ha sempre voluto confrontarsi con le opposizioni” ha sottolineato Tajani, “così come scelse di partecipare all’ultimo governo di unità nazionale nell’interesse superiore dell’Italia, sia pure con perplessità”. 

“Così come ricordo – e mi spiace che non ci siano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle – che anche nei confronti di Conte presidente del Consiglio ebbe sempre e comunque un atteggiamento rispettoso, perché, pur non essendo il presidente Conte in sintonia con le sue posizioni”, le parole di Tajani, polemiche contro i senatori pentastellati assenti in aula. 

E non è stata una celebrazione priva di polemiche neanche quella alla Camera per il primo anniversario della morte di Berlusconi, la cui figura è stata attaccata duramente dal deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi. “Riteniamo che l’eredità politicamente e moralmente di Berlusconi sia stata disastrosa”, un presidente “condannato per frode fiscale, che ha legittimato l’evasione fiscale. Ha attaccato la magistratura dopo che ha iniziato a indagare su di lui” ha scandito Ricciardi, e a quel punto per protesta tutto il centrodestra ha lasciato l’aula. 

Per Alessandro Cattaneo, di Forza Italia, “non è stata una commemorazione ma uno sciacallaggio politico”. Tajani, intervenuto in aula, ha tuonato: “Certamente in politica è lecito criticare gli avversari, anche Berlusconi fu critico nei confronti delle idee, delle proposte degli avversari, anche in maniera ferma, ma non mancò mai il rispetto nei confronti dell’avversario politico. Mai, neanche una volta: è questo il grande insegnamento in ogni democrazia”. 

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