Francia, a tre giorni dal voto RN in vantaggio, macronisti arrancano

ROMA. – A tre giorni dal primo turno delle legislative anticipate in Francia, in un contesto di forte mobilitazione, il voto del 30 giugno sembra destinato a confermare il peso acquisito dall’estrema destra del Rassemblement National, mentre la sinistra è ferma al secondo posto, e la coalizione presidenziale sta perdendo terreno. Questo il quadro delineato da un sondaggio condotto da Ipsos per Le Monde, la Fondation Jean Jaurès, Cevipof, l’Institut Montaigne, Radio France e France Télévisions.

Le elezioni parlamentari senza precedenti del 30 giugno e del 7 luglio suscitano un enorme interesse, misto a incomprensione, e allo stesso tempo paura e speranza, commenta Le Monde. Questo dovrebbe tradursi in una forte partecipazione domenica.

Il sondaggio, condotto online su un ampio campione di 11.820 persone rappresentative della popolazione francese iscritta al voto, prevede infatti un’alta affluenza: circa il 61-65% degli intervistati intende recarsi alle urne domenica, ben al di sopra dell’affluenza del 47,5% registrata per le elezioni legislative di due anni fa. I francesi sembrano rispondere a questa chiamata alle urne dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Emmanuel Macron il 9 giugno, la sera delle elezioni europee che ha dato allo schieramento presidenziale solo il 14,6% dei voti.

I candidati del Rassemblement National (RN) sono nettamente in testa, con il 32% delle intenzioni di voto (margine di errore di 1,1 punti), una percentuale vicina a quella delle elezioni europee (31,4%), a cui va ora aggiunto il contributo dei candidati di Les Républicains (LR) appoggiati in virtù dell’accordo raggiunto tra Eric Ciotti e Marine Le Pen. Questi candidati sono accreditati del 4% dei voti, cosa che porta il livello di intenzioni di voto per il partito Lepéniste alleato di Eric Ciotti al 36%. Si tratta di un livello senza precedenti per questa famiglia politica, che al primo turno delle elezioni legislative di due anni fa aveva ottenuto “solo” il 18,7% dei voti.

La coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare (che mette assieme Partito Comunista, socialisti, i Verdi (EELV) e la sinistra radicale di La France Insoumise) otterrebbe il 29% delle preferenze. Ha dunque fatto progressi in due anni – il precedente cartello Nupes aveva il 26,2% la sera del primo turno nel 2022 – ma ha perso terreno rispetto al totale della sinistra alle elezioni europee, che era intorno al 32%.

Due i principali motivi, secondo l’analisi di Le Monde: gli elettori di Raphaël Glucksmann, volto nuovo della politica francese con il suo movimento Place Publique sono riluttanti a sostenere l’alleanza, e il 28% dei sostenitori del Partito Socialista (PS) disapprova la formazione del Nuovo Fronte Popolare.

(Orm /askanews)

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