Un sondaggio rivela scetticismo verso le istituzioni e apertura a modelli autoritari, soprattutto in Italia. L’UE è vista positivamente, ma deve cambiare profondamente
MADRID. – La fiducia nella democrazia tra i giovani europei appare in calo. Secondo il sondaggio “Junges Europa 2025”, realizzato da YouGov per la TUI Stiftung, solo il 57% dei giovani tra i 16 e i 26 anni considera la democrazia la migliore forma di governo. Un dato che evidenzia un indebolimento dei valori democratici, con profonde differenze tra Paesi: se in Germania il sostegno alla democrazia arriva al 71%, in Francia e Spagna scende al 51-52%, fino ad arrivare al 48% in Polonia.
L’Italia si colloca nella media, ma registra un dato allarmante: il 24% dei giovani italiani si dice favorevole, in certe circostanze, a forme di governo autoritarie, il livello più alto tra i Paesi esaminati. La media europea è del 21%, mentre in Germania è solo del 15%.
Nonostante il calo di fiducia nella democrazia, l’Unione Europea continua ad avere un’immagine complessivamente positiva: il 66% degli intervistati valuta favorevolmente l’appartenenza del proprio Paese all’UE. In Germania il dato raggiunge l’80%, mentre in Italia si attesta sul 66%. Il 53% dei giovani italiani auspica una maggiore integrazione europea. Particolarmente significativo è il dato del Regno Unito, dove il 73% dei giovani vorrebbe tornare nell’Unione.
Tuttavia, il 53% dei partecipanti critica l’UE per occuparsi troppo di dettagli e non abbastanza di temi cruciali come costo della vita, difesa comune ed economia. Solo il 6% pensa che il sistema politico nazionale funzioni senza bisogno di riforme. Sul piano globale, solo il 42% considera l’UE una delle principali potenze mondiali, lontana da USA (83%), Cina (75%) e Russia (57%).
Il politologo Thorsten Faas, curatore dello studio, lancia l’allarme: “La democrazia è sotto pressione, soprattutto tra i giovani economicamente svantaggiati e politicamente orientati a destra”. Il sondaggio evidenzia anche una crescente polarizzazione politica: il 19% dei giovani si identifica con la destra (contro il 14% nel 2021), mentre il 33% si dichiara centrista e il 32% progressista.
Infine, il Parlamento europeo fatica a rappresentare i giovani: solo il 15% si sente oggi realmente rappresentato, in calo rispetto al 21% del 2019.
(Redazione/fonte Askanews)