Spagna, Giornata politica: Sumar esige dal Governo provvedimenti severi contro la corruzione


Sumar, socio minoritario del Governo, ha espresso “una profonda delusione” e avvertito il Psoe sulle gravi conseguenze se non si decide a prendere “provvedimenti severi” per risanare il partito


MADRID – Un clima teso, non molto diverso da quello che si vive all’interno dei partiti che sostengono il Governo, ha caratterizzato l’atteso incontro della “Commissione di Monitoraggio del Patto di Coalizione”, integrata da Sumar e il Psoe. Il conclave, fortemente voluto da Sumar, è stato la conseguenza naturale della crisi politica provocata dal “Caso Koldo”. Tangenti, appalti illegali, mazzette. Tra i protagonisti della trama di corruzione, che sembra destinata ad offrire altre sorprese, prima l’ex ministro ed ex segretario di Organizzazione del Psoe, José Luis Ábalos, e, poi, Santos Cerdán, che aveva sostituito Ábalos alla segreteria di Organizzazione, ora in custodia cautelare senza cauzione. Quest’ultimo pare sia la “mente” di una rete di corruzione operante, secondo gli inquirenti, dal 2015. I socialisti temono che questo sia solo la parte visibile, per il momento, di un immenso iceberg che potrebbe travolgere il Psoe.

Risultati concreti, dopo oltre due ore di discussione, non ve ne sono stati. Sumar, socio minoritario del Governo, ha espresso “una profonda delusione” e avvertito il Psoe sulle gravi conseguenze se non si decide a prendere “provvedimenti severi” per risanare il partito.

Sumar aveva chiesto che fosse convocata con carattere d’urgenza la “Commissione”, che si riunisce solo quando le frizioni raggiungono “livelli di guardia” o il “cortocircuito” potrebbe far saltare l’alleanza. In questo caso, si è riunita per fare un bilancio della coalizione e studiare provvedimenti urgenti che permettano di dare alla Legislazione un nuovo impulso.

I rappresentanti di Sumar, concluso il conclave, hanno espresso preoccupazione per lo stato di confusione e “shock” che ha causato lo scandalo di corruzione nel Psoe, che stenta a riprendersi dalla sorpresa.

“È stato consegnato al Psoe un piano d’azione per evitare che la situazione possa peggiorare e per assicurare stabilità al governo fino al 2027”. Questo è stato il commento di Ernest Urtasun, ministro dell’Educazione, che ha assistito alla riunione. Il ministro ha spiegato che “la lotta frontale alla corruzione” e “l’agenda sociale” sono i principali pilastri del “piano d’azione” proposto da Sumar.

“Il Psoe – ha detto Urtasun – deve darsi una mossa. È il momento di essere audaci e prendere provvedimenti coraggiosi”.

Sumar esige una “Legge integrale contro la corruzione” con pene severe che contempli anche il sequestro dei beni a chi corrompe e a chi si lascia corrompere. Il giorno precedente alla riunione della Commissione, la vicepresidente Yolanda Díaz aveva chiesto “un cambio di rotta” con provvedimenti chiari di “rigenerazione democratica”. E aveva avvisato Sánchez che è “sua la responsabilità della Legislatura”.

Una “conditio sine qua non” posta dalla vicepresidente Díaz per continuare nel Governo è che il Psoe non sia coinvolto in finanziamenti illeciti perché, se così fosse, ha detto la vicepresidente, “significherebbe l’esistenza di una trama cosciente e organizzata per saccheggiare gli organismi pubblici”.

Il ministro Félix Bolaños, in risposta, ha circoscritto la crisi “al comportamento inaccettabile e indesiderato di tre persone all’interno del Psoe”. Vale a dire, José Luis Ábalos, Koldo García e Santos Cerdán.

La giornata politica non si è limitata alla riunione della Commissione. Infatti, dopo l’annuncio delle dimissioni di Cuca Gamarra, Segretaria generale del Partito Popolare, a Genova 13 si attendeva con curiosità di conoscere la decisione di Alberto Núñez Feijóo. Il presidente dei popolari ha annunciato che il prossimo Segretario generale del partito conservatore sarà Miguel Tellado, che sarà a sua volta sostituito da Esther Muñoz, che sarà Portavoce dei popolari alla Camera bassa.
Miguel Tellado ha ringraziato Núñez Feijóo e scritto nel suo account in “X”:
“È un immenso onore assumere la responsabilità che oggi mi affidate”.

Ha poi aggiunto che il Paese ha bisogno di “una politica di alto livello” e ha assicurato che Feijóo gliela darà con il governo “onesto ed efficace” che gli spagnoli meritano.

“I giorni della corruzione e del degrado istituzionale del ‘sanchismo’ – ha scritto – sono contati”.

Per quel che riguarda invece lo sciopero di tre giorni programmato dalle associazioni “conservatrici” dei magistrati e dei Pubblici ministeri, il ministro di Giustizia, Félix Bolaños, ha ridimensionato le adesioni ricevute.
Stando a quanto informato dalle associazioni dei magistrati e dei Pubblici ministeri, l’adesione il primo giorno di sciopero sarebbe stata del 75 per cento. Quindi, hanno assicurato, “un successo”.

ll ministro, invece, ha ridimensionato la percentuale di adesione a un 28,75 per cento e ha commentato:

“Sono cifre assai diverse da quelle offerte dalle associazioni che hanno convocato lo sciopero”.

Redazione Madrid

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