Mattarella all’Ania: “Italia solida, ma servono più competitività e lavoro per i giovani”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una foto d'archivio. (Ufficio stampa)


Nel messaggio all’Assemblea annuale dell’associazione assicurativa, il Presidente invita a uno sforzo corale per affrontare le sfide del futuro senza perdere lo spirito d’impresa.


MADRID. – In un messaggio inviato all’Assemblea annuale dell’Ania, l’associazione nazionale tra le imprese assicuratrici, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha delineato uno scenario complesso ma non privo di opportunità per il Paese.

“L’Italia si trova in una posizione solida, con fondamentali positivi”, ha sottolineato il Capo dello Stato, evidenziando però come l’attuale contesto internazionale, segnato da guerre, instabilità e spinte neo-protezionistiche, imponga uno sforzo collettivo per costruire un progetto di futuro. “Occorre aumentare la competitività e creare occupazione di qualità per i giovani”, ha aggiunto.

Nel suo intervento, Mattarella ha riconosciuto il ruolo chiave delle assicurazioni, definite come uno dei “termometri più sensibili” dei cambiamenti demografici e delle dinamiche sociali. Il loro contributo, ha spiegato, è cruciale non solo per accompagnare lo sviluppo, ma anche per garantire diritti e sostenere lo spirito d’impresa, senza farsi frenare dal clima di rischio che caratterizza il presente.

Il Presidente ha inoltre ricordato che l’attività assicurativa assolve a una “funzione sociale”, contribuendo alla coesione del Paese attraverso la condivisione dei costi degli eventi anomali e con investimenti di lungo periodo, anche a sostegno della sostenibilità del debito pubblico.

Infine, Mattarella ha ribadito l’importanza della prevenzione: “La limitazione dell’impegno dello Stato nella copertura di alcune calamità rende più rilevante la protezione assicurativa, ma questo non esonera le istituzioni dai propri doveri”. Un messaggio chiaro, che richiama tutti gli attori economici e politici a una visione responsabile e condivisa del futuro dell’Italia.

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