Il John Fante Festival scalda i motori: anteprime con Maraini e Ranucci, ecco le opere semifinaliste


A Torricella Peligna al via le anteprime della XX edizione del Festival dedicato allo scrittore italoamericano. Ecco i semifinalisti del Premio Opera Prima 2025, vetrina per nuovi talenti e legame forte con gli italiani all’estero.


MADRID. – A Torricella Peligna, piccolo borgo d’Abruzzo che ha dato i natali allo scrittore John Fante, si accendono i riflettori sulla XX edizione del John Fante Festival “Il dio di mio padre”, in programma dal 21 al 24 agosto 2025. Due importanti anteprime scandiranno l’attesa: mercoledì 9 luglio la scrittrice Dacia Maraini riceverà il Premio John Fante alla carriera – Vini Contesa, in un dialogo con la giornalista Maria Rosaria La Morgia; domenica 13 luglio sarà invece il giornalista Sigfrido Ranucci a presentare il suo libro La scelta (Bompiani), conversando con il docente Luciano D’Amico.

Il festival, diretto da Giovanna Di Lello e organizzato dal Comune, rende omaggio alla figura di John Fante, simbolo della letteratura italoamericana e punto di riferimento per generazioni di italiani all’estero. Il concorso letterario Premio John Fante Opera Prima è una delle sue anime più vitali: un tributo alle vicende di Arturo Bandini, il giovane protagonista dei romanzi di John Fante che sogna di diventare uno scrittore.

Sono stati annunciati i sette semifinalisti dell’edizione 2025, selezionati da gruppi di lettura universitari: Marta Aidala, Marco Bonfanti, Chiara Esposito, Elisabetta Giromini, Daniela Porto, Roberta Recchia e Paolo Valoppi. I loro romanzi saranno ora valutati da una giuria di esperti presieduta da Marino Sinibaldi, che decreterà i tre finalisti entro fine luglio.

Accanto al premio principale, prosegue anche la sezione Opera Prima Abruzzo, riservata a opere legate alla regione, e il Premio John Fante Opera Prima Cinema, che individua romanzi d’esordio opzionabili per il grande schermo. In entrambi i casi, si punta a valorizzare la narrativa emergente, la creatività locale e il legame tra letteratura e nuove forme espressive.

Il John Fante Festival si conferma così un appuntamento culturale di primo piano, capace di unire letteratura, memoria, identità e proiezione internazionale, in particolare per chi, come Fante, ha fatto dell’esperienza dell’emigrazione una forza creativa.

(Redazione)

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