Putin guida la cerimonia con 29 leader stranieri. Presente il presidente cinese Xi Jinping. Sfilano anche le truppe del Dragone e militari da 13 paesi alleati
MADRID. – Mosca ha celebrato oggi, 9 maggio, l’80esimo anniversario della “Vittoria nella Grande Guerra Patriottica” con una solenne parata militare sulla Piazza Rossa. L’evento, che commemora la fine della Seconda guerra mondiale per l’ex Unione Sovietica, ha visto la presenza del presidente russo Vladimir Putin, affiancato da 29 capi di Stato e di governo provenienti da paesi alleati o amici della Federazione Russa.
Tra i leader presenti spicca il presidente cinese Xi Jinping, protagonista già alla vigilia di una visita ufficiale in Russia, culminata in una cena d’onore al Cremlino. A sfilare insieme all’esercito russo anche contingenti militari di 13 nazioni, tra cui Cina, Vietnam, Laos, Mongolia, Egitto, Bielorussia, Azerbaigian e Uzbekistan.
La parata, iniziata alle 9 (ora italiana), ha avuto una durata eccezionale di due ore, il doppio rispetto agli anni ordinari. Durante la cerimonia, trasmessa in diretta nazionale, Putin ha tenuto un discorso commemorativo, ribadendo il valore della memoria storica e il ruolo centrale della Russia nella vittoria contro il nazifascismo. Al suo fianco, sul palco delle autorità, anche il nuovo ministro della Difesa Andrei Belousov, che ha aperto la sfilata a bordo di un’auto Aurus, simbolo dell’industria russa di lusso.
In Piazza Rossa hanno sfilato reparti delle forze armate russe, inclusi soldati reduci o coinvolti nell’attuale conflitto in Ucraina, e unità militari internazionali. La parata è stata seguita da una cerimonia congiunta di deposizione di una corona di fiori presso la Tomba del Milite Ignoto, ai piedi delle mura del Cremlino, e da un ricevimento ufficiale per le delegazioni straniere.
Malgrado le pressioni internazionali e gli appelli da Kiev a boicottare l’evento, Mosca ha attratto una significativa partecipazione diplomatica, confermando la sua capacità di mantenere forti legami con numerosi paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina. Presenti anche i leader di Serbia, Slovacchia, Cuba, Brasile, Venezuela e della Repubblica del Congo.
Un evento simbolico che, oltre a celebrare la memoria storica, ha ribadito il peso geopolitico della Russia nel panorama internazionale.