Dall’impresa di Leonardo Sierra nel 1990 al talento di Orluis Aular oggi, i ciclisti venezuelani continuano a scrivere pagine memorabili nella “Corsa Rosa”
CARACAS – Il Giro d’Italia, con il suo fascino centenario, continua a incantare il mondo. E tra i tanti Paesi che guardano con passione alla corsa a tappe più amata d’Italia, c’è anche il Venezuela, che da oltre trent’anni è presente con atleti di grande valore. Quest’anno i tifosi italo-venezuelani hanno un motivo in più per seguire la “Corsa Rosa”: la partecipazione di Orluis Aular, ciclista di punta della nuova generazione locale.
Ma il legame tra il Venezuela e il Giro affonda le radici nel 1990, quando Leonardo Sierra, originario di Santa Cruz de Mora nello stato di Mérida, conquistò una storica vittoria nella 16ª tappa, da Moena ad Aprica, e chiuse la classifica generale al decimo posto. L’anno seguente migliorò ulteriormente, classificandosi settimo. Con cinque partecipazioni al Giro tra il 1990 e il 1994, Sierra è considerato il patriarca del ciclismo venezuelano in Italia. Per la sua impresa del 1990 fu anche premiato come “Atleta dell’anno” dal Circolo dei Giornalisti Sportivi venezuelani.
Sull’onda di quell’impresa si sono poi affacciati altri talenti. Nel 1991 fu la volta di Luis Barroso, seguito da Omar Pumar e Carlos Maya nel 1995. Ma è nel 2005 che il ciclismo venezuelano torna a far parlare di sé grazie a José Rujano, che ottenne uno straordinario terzo posto finale e la maglia di miglior scalatore. Rujano prese parte a cinque edizioni del Giro, diventando uno dei nomi più conosciuti del movimento ciclistico sudamericano.
Negli anni successivi, a portare i colori del Venezuela sulle strade italiane sono stati anche Unai Etxeberria, Jackson Rodríguez, Tomás Gil, Carlos Ochoa, Yonder Godoy e Yonathan Monsalve.
Con Orluis Aular al via dell’edizione 2025, i riflettori tornano a puntare sul Venezuela. Un’occasione per rinnovare l’orgoglio di una comunità che vive con emozione ogni pedalata dei suoi campioni. Da Caracas a Roma, passando per le tante città italiane con una forte presenza di italo-venezuelani, il Giro d’Italia continua a unire storie, passioni e sogni a due ruote.