Il nuovo libro di Alejandro Marmo sarà presentato a Madrid il 9 maggio. Un evento tra arte, filosofia e provocazione creativa
MADRID – Il prossimo 9 maggio, dalle 19:00 alle 21:00, l’Espacio LATE (Calle de San Hermenegildo, 5 – Madrid) ospiterà la presentazione del libro “De arte no entiendo nada – Pensamientos absurdos para mantener la coherencia” dell’artista argentino Alejandro Marmo. L’iniziativa, a ingresso libero fino a esaurimento posti, è promossa dall’Associazione ItaloArgentini in España (IAEE), con il supporto di: Com.It.Es Madrid, Espacio LATE, Associazione Latium, Grupo Octubre e dal nostro giornale.
Non sarà una semplice presentazione letteraria, ma un’occasione per riflettere sul ruolo dell’arte e del pensiero creativo nel mondo contemporaneo. Attraverso uno stile poetico, filosofico e profondamente umano, Marmo invita il pubblico a guardare l’assurdo non come disordine, ma come chiave per affrontare una realtà in costante trasformazione. “La realtà come la conoscevamo non esiste più; ciò che un tempo era assurdo, oggi è quotidiano”, afferma l’autore.
La serata sarà moderata da Carolina Davico, presidente di IAEE, e vedrà la partecipazione dell’architetto Antonio Gnisci (Associazione Latium) e dell’attore Marco Ricci. In un clima conviviale, il pubblico potrà sorseggiare un caffè o una birra accompagnati da un piccolo aperitivo offerto dalla IAEE e NaturaSí.
Alejandro Marmo, artista e “operaio” di origine italo-greca, è noto per le sue sculture monumentali che uniscono spiritualità e impegno sociale. Tra le sue opere più note, le figure di Evita Perón sugli edifici pubblici di Buenos Aires e le sculture custodite nei Musei Vaticani. Fondatore del progetto “Arte en las fábricas”, Marmo ha fatto dell’incontro tra arte e lavoro il cuore della sua visione.
“De arte no entiendo nada” è un invito a pensare fuori dagli schemi, a costruire senso nel caos, a credere nella forza collettiva della creatività. Un evento da non perdere per chi cerca nuovi sguardi sul mondo, tra estetica e resistenza, parole e emozioni.