Il responsabile del dicastero dell’Economia incontrerà il Segretario del Tesoro, Scott Bessent; il presidente della Banca Mondiale, Ajay Banca, e imprenditori interessati ad investire in Spagna
MADRID – Dal Ministero dell’Economia si insiste nell’affermare che il viaggio di Carlos Cuerpo a Washington era in agenda da settimane. Quindi, che avvenga in piena guerra commerciale e dopo la decisione del presidente Trump di decretare una moratoria di 90 giorni sui dazi sulle esportazioni europee, è solo una coincidenza. Sarà anche vero, ma sono in pochi a crederci.
Il ministro Cuerpo, a Washington, incontrerà il presidente della Banca Mondiale, Ajay Banga, e imprenditori americani interessati alla Spagna. Con quest’ultimi, il ministro cercherà di costruire un ponte che permetta alla penisola iberica di proporsi come una destinazione attraente per gli investimenti esteri.
Più delicato, per il responsabile del dicastero dell’Economia, sarà l’incontro con il Segretario del Tesoro, Scott Bessent. Questi, come si ricorderà, ha avvertito che avvicinarsi alla Cina “sarebbe come spararsi un colpo al piede”. Un’espressione assai poco fortunata ed ancor meno diplomatica. In molti l’hanno interpretata come una minaccia. Ha obbligato il presidente del Governo, Pedro Sánchez, in visita al colosso asiatico, a precisare che la “politica estera spagnola non è contro nessuno”, che è intenzione della Spagna contribuire a una relazione positiva tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti e che il Governo è impegnato a consolidare le relazioni tra il “blocco” europeo e la Cina.
L’incontro del premier con Xi Jinping non è piaciuto neanche al Partito Popolare. Il presidente dei “popolari”, Alberto Núñez Feijóo, ha commentato che all’azione “prudente, diplomatica, intelligente e ferma della Commissione Europea” si contrappone la “politica opaca” dell’Esecutivo. Ha assicurato che gli accordi raggiunti con il governo cinese sono sconosciuti.
Dal ministero dell’Economia si precisa che Cuerpo, con Bessent, non affronterà negoziazioni doganali poiché questo tema è responsabilità esclusiva del Commissario Europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, che rappresenta i 27 paesi dell’UE. Anche così, è evidente che la visita del ministro Cuerpo si svolge in un contesto che aggiunge una sfumatura diplomatica alla missione.
Il viaggio del ministro Cuerpo avviene durante una moratoria parziale sui dazi annunciati dal presidente nordamericano, Donald Trump; moratoria considerata dal responsabile di Economia una “porta aperta alla negoziazione”. La visita a Washington, poi, si allinea agli sforzi dell’UE per proteggere la relazione commerciale tra le due sponde dell’Atlantico; relazione commerciale il cui valore si aggira attorno ai 4 miliardi e 400 milioni di euro al giorno.
Redazione Madrid