Il ministro dell’Economia, Carlos Cuerpo, ha definito i dazi alle esportazioni europee, decisi dal presidente Trump, “ingiustificati oltre che arbitrari”
MADRID – Il viaggio in Asia del premier Pedro Sánchez, con tappa in Cina inclusa, non è stato gradito alla Casa Bianca. A manifestare il malcontento dell’Amministrazione Trump è stato il Sottosegretario del Tesoro, Scott Bessent. Questi, nel corso di una conferenza presso l’Associazione dei Banchieri degli Stati Uniti, a New York, ha commentato le recenti dichiarazioni del premier Sánchez durante la visita ufficiale in Vietnam.
– In termini di escalation, sfortunatamente il maggior attore nel sistema del commercio globale è la Cina – ha detto Bessent –. È l’unico paese che ha intensificato la situazione. Posso dire al resto del mondo che non sono sicuro se il primo ministro [Sánchez] o il ministro dell’Economia spagnolo [Carlos Cuerpo] abbiano fatto alcuni commenti questa mattina sostenendo che tutti, beh, dovremmo allinearci di più con la Cina. Sarebbe come tagliarsi la gola, perché il muro tariffario degli Stati Uniti terrà fuori il modello di business cinese. È, per tutti coloro che possono ricordarlo, come quel film della Disney sulle scope che rompono i secchi d’acqua.
Il presidente del Governo, nel corso di una conversazione informale con i giornalisti che lo accompagnano in questa “tournée asiatica”, ha commentato che ritiene che l’Europa dovrebbe cambiare la propria prospettiva nei confronti della Cina e viceversa. Si è quindi detto convinto che la Spagna possa svolgere un ruolo di costruttore di alleanze tra le due parti.
Nel corso della giornata, a Madrid, il ministro dell’Economia, Carlos Cuerpo, ha definito i dazi alle esportazioni europee negli Stati Uniti, decisi dal presidente nordamericano Donald Trump, “ingiustificati oltre che arbitrari”. Il terremoto provocato da Trump, per il momento, ha avuto importanti conseguenze nelle Borse del mondo, che hanno bruciato milioni di dollari in pochissimi giorni.
I danni all’economia mondiale, stando agli esperti analisti dei fenomeni economici e del commercio internazionale, potrebbero essere peggiori nel tempo: inflazione, recessione e, di conseguenza, crescita della disoccupazione e della povertà.
– Il cambiamento di rotta nella politica degli Stati Uniti – ha commentato il ministro – comporta un costo che sarà particolarmente avvertito da loro, ma che andrà a colpire tutti.
Cuerpo, nel corso di un suo intervento alla Camera bassa per informare i deputati su come ha intenzione di procedere il Governo, si è rammaricato per il costo che avrà per tutti i paesi, in particolare per i più poveri, il provvedimento di Trump. Ha esortato i 27 membri dell’Unione Europea a fare massa critica e a rafforzare i legami con altre nazioni.
– È indispensabile rafforzare legami essenziali con i partner strategici – ha detto per poi sottolineare l’importanza del valore del libero scambio, “connaturato all’origine stessa dell’Unione Europea, al suo DNA”.
Ha indicato nelle alleanze strategiche con India, Canada, Mercosur, un cammino da seguire. E ha posto l’accento sulla necessità di “un modello in cui prevalga l’unità nella risposta, la ricerca del consenso sulla base di regole comuni dove prevalga la solidarietà” in contrapposizione “all’arbitrarietà delle decisioni”.
– Ora più che mai dobbiamo essere in grado di costruire sulla nostra esperienza – ha riferito il ministro che ha ribadito che la delicata situazione creatasi richiede una risposta coordinata. Il ministro, parlando ai deputati, si è impegnato a riferire trimestralmente sull’andamento dell’economia e, qualora ci fossero, sulle decisioni e provvedimenti del Governo.
Redazione Madrid