La portavoce del Governo, Pilar Alegría, ha reso nota l’approvazione di un decreto-legge che dovrà essere convalidato dal Parlamento. Dotato di 14,1 miliardi di euro, rappresenta una “prima rete di protezione” per aziende e lavoratori
MADRID
– Il ministro dell’Economia, Carlos Cuerpo, nel corso della tradizionale conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, ha reso noto che il Governo stima che circa l’80 per cento delle esportazioni spagnole negli Stati Uniti, quasi 15 miliardi di euro, sarà colpito dagli incrementi dei dazi decisi dal presidente nordamericano, Donald Trump. Per mitigare gli effetti devastanti del provvedimento deciso dalla Casa Bianca, che ha acceso la miccia di una guerra commerciale dalle conseguenze imprevedibili, il Consiglio dei ministri ha approvato “un piano di risposta e di rilancio”.
La portavoce del governo e ministra dell’Educazione, Pilar Alegría, nel corso della conferenza stampa, ha definito il “piano” come una “prima rete di protezione” il cui obiettivo è fornire uno “scudo” alle imprese e ai lavoratori che saranno colpiti dai dazi imposti dal presidente Trump alle esportazioni europee, quindi anche spagnole. La politica commerciale di Trump ha già provocato la caduta delle Borse, da quelle asiatiche a quelle europee, da quella di New York a quella di Sydney.
Il “piano di risposta e rilancio” è stato approvato con un decreto-legge che dovrà essere convalidato dal Parlamento. Il “piano” sarà dotato di 14,1 miliardi di euro, dei quali 7,4 corrispondono a nuovi finanziamenti. Stando a quanto informato, include due linee di finanziamento dell’Istituto di Credito Ufficiale (ICO) per un totale di 6 miliardi di euro. Di questi, 5 miliardi sono per garanzie e un miliardo per finanziare il capitale circolante. È prevista anche una moratoria contabile fino al 2027 e provvedimenti per reindirizzare la capacità produttiva e cercare nuovi mercati per l’esportazione.
Il governo considera che i colloqui avviati con le diverse forze politiche dovrebbero facilitare l’approvazione del decreto-legge. Il ministro Cuerpo ha definito il dialogo con gli attori politici assai interessante e costruttivo. Un effetto immediato, in particolare delle conversazioni con il Partito Popolare, è stato lo stanziamento di 720 milioni di euro per l’internazionalizzazione delle imprese attraverso il fondo FIEM. Il Governo, inoltre, prevede anche la gestione di crediti e coperture di rischio per l’esportazione. Questi dovrebbero permettere alle aziende spagnole di accedere a nuovi mercati.
Il testo del decreto-legge è stato inviato al Partito Popolare. Il presidente dei “popolari”, Alberto Núñez Feijóo, ha apprezzato il gesto e, a sua volta, ha inviato al Governo un piano “alternativo” che spera sia preso in considerazione.
Intanto, cresce l’attesa per i provvedimenti che annuncerà Ursula von der Leyen. A differenza dell’immediata risposta della Cina, che ha ripagato gli Stati Uniti con la stessa moneta, l’Unione Europea prende tempo. Prima di applicare misure di ritorsione, vuole esaurire tutte le vie diplomatiche, nella speranza che il presidente Trump faccia un improbabile passo indietro. Crescono le pressioni sul presidente americano. Alle manifestazioni di piazza negli Stati Uniti, ora, si sommano le dichiarazioni di importanti capitani di impresa, alcuni dei quali hanno finanziato la campagna elettorale di Trump nella speranza di diventare ancora più ricchi. Questi avvertono dei pericoli di una guerra commerciale generalizzata che potrebbe condannare le economie del mondo a una profonda recessione.
Redazione Madrid