La sirena che ha incantato il mondo del nuoto sincronizzato, da Maracaibo agli onori olimpici
CARACAS. – Nel 1995, durante i Giochi Panamericani svoltisi a Mar del Plata, la storia del nuoto sincronizzato venezuelano si è arricchita di un capitolo indimenticabile grazie alla performance della talentuosa Maria Elena Giusti. Nata a Maracaibo il 13 novembre 1968, l’italo-venezuelana ha incantato i giudici e il pubblico con il suo elegante “movimiento” di braccia e gambe, portando a casa la medaglia di bronzo. Questo trionfo, che ha segnato il culmine di una carriera costellata di successi, è stato al contempo il momento del suo ritiro dalle competizioni agonistiche, come ha dichiarato in un commovente post su Instagram:
“Quella gara segnò il mio ritiro dalle vasche. Ho conquistato la medaglia di bronzo, che ho ricevuto con molto orgoglio non solo per il mio sforzo, ma anche come ricompensa per i tanti anni di sacrifici e dedizione. Fu un momento molto emotivo, felice e triste allo stesso tempo che porterò sempre nel mio cuore e nella mia memoria.”
Maria Elena ha rappresentato con fierezza la Terra di Bolívar, partecipando a due edizioni dei Giochi Olimpici: Seul nel 1988 e Barcellona nel 1992, dove ha persino avuto l’onore di essere portabandiera. Questi successi le hanno aperto le porte della ‘Hall of Fame’ del nuoto venezuelano, consacrandola come una delle protagoniste più amate e rispettate della disciplina.
Prima di dedicarsi al nuoto sincronizzato, la Giusti coltivò la sua passione per il movimento attraverso la ginnastica e la danza, attività che frequentava durante gli anni delle elementari. “A scuola c’erano sport come la pallavolo e la pallacanestro, ma a me interessava la danza e la ginnastica, qui potevo tirare fuori tutto il mio potenziale”, ha confessato in un’intervista per il libro Protagónicas. Questa passione precoce le permise di sviluppare una grazia e un’eleganza che, anni dopo, sarebbero diventate il marchio di fabbrica delle sue esibizioni in vasca.
Il percorso di Maria Elena Giusti nel mondo dello sport è stato costellato da successi che l’hanno portata a rappresentare il Venezuela in ogni angolo del globo, dimostrando una straordinaria dedizione e professionalità. Tra gli onori ricevuti, spicca anche il privilegio di aver portato la fiaccola olimpica durante i Giochi di Atlanta del 1996, simbolo di una carriera brillante e di un’icona sportiva senza tempo.
(di Fioravante De Simone / Redazione Caracas)