Qualificazione mondiale: la Vinotinto sfida l’altura di Quito, caccia a un’impresa mondiale


La nazionale venezuelana vuole ripetere il successo del 2007 in Ecuador e tenere vivo il sogno di qualificazione


CARACAS – A distanza di diciassette anni dall’impresa storica del 13 ottobre 2007, la Vinotinto torna a Quito con la speranza di replicare quella memorabile vittoria per 0-1 contro l’Ecuador. Quella volta, José Manuel Rey regalò ai tifosi venezuelani una gioia indimenticabile con una punizione da metà campo. Oggi, la nazionale allenata da Fernando “Bocha” Batista cerca un altro colpo da maestro per proseguire il cammino verso il Mondiale 2026.

L’appuntamento è fissato per domani alle 17:00 (ora di Caracas) nello stadio Olímpico de Atahualpa, situato a 2.850 metri sul livello del mare, un fattore sempre insidioso per le squadre in trasferta. La Vinotinto arriva a questa sfida con l’urgenza di tornare alla vittoria dopo un digiuno di otto giornate nelle qualificazioni: l’ultimo successo risale al 17 ottobre 2023, un netto 3-0 sul Cile a Maturín. Da allora, il Venezuela ha collezionato cinque pareggi e tre sconfitte, rallentando la sua corsa verso la prima storica qualificazione a un Mondiale.

Per questa cruciale finestra di qualificazioni, Batista dovrà fare a meno di Rubén Ramírez e Miguel Navarro, entrambi indisponibili per infortunio. Inoltre, diversi giocatori chiave rischiano la squalifica per somma di ammonizioni: Rafael Romo, Joel Graterol, Telasco Segovia, Tomás Rincón e Yangel Herrera dovranno fare particolare attenzione.

L’Ecuador, forte del proprio pubblico, si presenta con numeri impressionanti nel suo stadio: nelle ultime qualificazioni sudamericane ha ottenuto sette vittorie e cinque pareggi. Anche la storia dei precedenti non sorride alla Vinotinto: in 22 sfide contro la Tricolor, il Venezuela ha ottenuto sette vittorie, mentre l’Ecuador ne conta dieci, con cinque pareggi a completare il bilancio.

Riuscirà la Vinotinto a scrivere un altro capitolo di gloria nella sua storia calcistica? Domani, il verdetto del campo dirà se il sogno mondiale può continuare a vivere.

(Fioravante De Simone/redazione Caracas)

Lascia un commento