In un clima di fuoco decade la deputata del M5s Scutellà

Il presidente del Movimento 5 Stelle (M5s), Giuseppe Conte, durante un forum all'ANSA
Il presidente del Movimento 5 Stelle (M5s), Giuseppe Conte, durante un forum all'ANSA, Roma, 3 giugno 2022. ANSA / ETTORE FERRARI


MADRID. – In un clima di fuoco la Camera ha votato a favore della relazione della Giunta delle elezioni sull’elezione contestata della deputata Anna Laura Orrico (M5S) per il Collegio uninominale n. 2 della XXIII Circoscrizione Calabria, stabilendo la decadenza della deputata Elisa Scutellà (M5S) che era stata eletta in luogo di Orrico, che aveva optato per altro seggio: al suo posto subentra Andrea Gentile di Forza Italia. La Giunta delle elezioni, su ricorso dell’azzurro, aveva conteggiato di nuovo le schede nulle e bianche dandogli ragione. 

Le opposizioni hanno chiesto il voto segreto e, dopo il diniego della presidenza, la sospensione della seduta per la riconvocazione della Giunta per il Regolamento, ma anche questa richiesta era stata respinta. 

All’attacco, in aula, il presidente M5S Giuseppe Conte: “Il fatto è gravissimo. Io, cittadino calabrese, voto secondo le istruzioni, diligentemente le seguo e poi, in sede di Giunta, ahimè, con larga maggioranza, quelle regole vengono riscritte. È come se, a partita chiusa, si riscrivesse un risultato, ma cambiando in modo artificioso, illegittimo e vergognoso quelle che sono le regole di una partita di calcio, come a dire: signori, a posteriori, spostiamo la linea della porta e quindi rivalutiamo tutte le vicende che si sono svolte su questo rettangolo di gioco”. 

Secondo Pietro Pittalis (Fi), invece, è “Andrea Gentile che ha dovuto subire un grave, gravissimo danno ingiusto: due anni e mezzo fuori dalla Camera dei deputati. Un danno, soprattutto, alla democrazia perché è stata disattesa e violata la volontà liberamente espressa dagli elettori”. In questo caso, aggiunge il parlamentare forzista, “sono stati applicati gli stessi criteri e le stesse identiche regole, quelle stesse identiche regole che ha voluto il Partito democratico, estendendo la verifica al 100 per cento delle schede bianche e nulle, proprio perché non potesse residuare dubbio alcuno e anche perché – è bene ricordare – nel collegio uninominale n. 2 di Cosenza la candidata eletta, Anna Laura Orrico, aveva riportato appena 482 voti in più rispetto al suo contendente”. 

Visibilmente emozionata, Scutellà parla ai cronisti dopo il voto, affiancata dal leader Conte e dai colleghi pentastellati: “Oggi volge al termine una vicenda fatta di soprusi, prevaricazioni: viene calpestato il diritto di voto dei calabresi. Sono state cambiate le regole dopo che siamo andati a votare: la Giunta per le elezioni ha modificato i criteri delle votazioni, utilizzati in maniera retroattiva; una vicenda che ha dell’oscuro, di cui si sta interessando la procura, in cui c’è una percentuale altissima di schede bianche che con il riconteggio sono diventate valide, in cui ci sono delle operazioni strane e anomale. E oggi la maggioranza ha dimostrato per l’ennesima volta di andare avanti con una tirannia, non garantendo il nostro diritto alla democrazia conquistato difficilmente dai nostri antenati, dagli italiani, e che oggi è stato nuovamente calpestato”. 

E Orrico rincara la dose: “I calabresi hanno paura – aggiunge – e a loro voglio dire di non avere più paura: esiste una politica diversa. Oggi il Parlamento con il voto di questa maggioranza di destra, evidentemente fascista e alla quale non piace la libertà di voto, ha deciso di dare lo stesso messaggio di sempre ai calabresi: state zitti e buoni. Ma noi vi diciamo: non state zitti e buoni, perché saremo noi i nostri portavoce”.

(Redazione Madrid)

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