MADRID. – L’Ucraina non deve trovarsi a subire una “pace imposta”. Così da Bruxelles, dove partecipa al vertice straordinario dell’Ue, il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz per il quale “è molto importante assicurarsi che l’Ucraina non debba accettare una pace imposta, ma che si tratti di una pace giusta ed equa che garantisca la sovranità e l’indipendenza” del Paese.
In merito al piano del futuro cancelliere Friedrich Merz che ha parlato di ingenti investimenti per rafforzare la difesa, Scholz ha affermato che sembra esserci un crescente consenso nazionale e che l’UE deve modificare le sue regole per affrontare la sfida. Riguardo alla proposta di Emmanuel Macron sulla deterrenza nucleare, il presidente ha affermato che l’Europa non dovrebbe rinunciare al coinvolgimento degli Stati Uniti.
Come prevedibile, agguerritissime parole sono state pronunciate al suo arrivo a Bruxelles dal primo ministro polacco Donald Tusk per il quale “questo è un giorno in cui tutto può cambiare e probabilmente cambierà, per quanto riguarda la determinazione dell’Europa a riarmarsi, l’industria della difesa e la nostra preparazione ad affrontare questa sfida russa al mondo”. Per Tusk ci si trova ormai completamente immersi in una “guerra fredda” e, a suo dire, è certo che “la Russia perderà questa corsa agli armamenti, proprio come fece l’Unione Sovietica quarant’anni fa”.
Luce verde, inoltre, alla proposta di Emmanuel Macron sulla deterrenza nucleare che ha considerato essere “degna di approfondimento”. Non dissimile la posizione del primo ministro danese Mette Frederiksen per il quale “la cosa più importante è riarmare l’Europa”. Un’operazione per la quale, ha aggiunto, “non abbiamo molto tempo. Quindi dobbiamo spendere, spendere, spendere per la difesa e la deterrenza”.
(Redazione Madrid)