Otto atlete venezuelane in gara a Niš per portare in alto il tricolore della “Piccola Venezia”
CARACAS. – Il Venezuela si prepara a sfidare l’élite del pugilato mondiale. Domani, nella città serba di Niš, prenderà il via il Campionato Mondiale di Pugilato Femminile, che si terrà dal 6 al 17 marzo e vedrà la partecipazione di circa 500 atlete provenienti dai cinque continenti.
Tra le partecipanti, spicca la presenza della pugile spagnola Marta López, che rappresenterà la Spagna nella categoria -48 kg. Per López, originaria di Jaén, questa sarà la terza partecipazione a un evento internazionale di tale portata.
La delegazione venezuelana sarà composta da otto pugili, pronte a dare il massimo nelle rispettive categorie, dai 48 ai 75 chilogrammi. Tra i nomi di spicco ci sono Tayonis Cedeño (48 kg), Alondra Brito (50 kg), Johana Gómez (54 kg), Diana Maestre (57 kg) e Krisandry Ríos (60 kg). A completare la squadra ci sono anche tre atlete di grande esperienza: Omailyn Alcalá (63 kg), Génesis Palma (70 kg) e Keidy Guevara (75 kg).
A guidare il team venezuelano sul ring sarà uno staff tecnico composto da Jorge Zerpa, Yoel Medina, José Pinilla, Juan Cassiani e Jesús Hernández, che avranno il compito di preparare al meglio le pugili per affrontare la competizione internazionale.
Le pugili venezuelane hanno lavorato intensamente per prepararsi a questa competizione e puntano a ottenere risultati significativi, contribuendo a rafforzare la presenza del Venezuela nel pugilato femminile a livello mondiale.
Con grinta e determinazione, il Venezuela punta a farsi valere sul palcoscenico mondiale, portando in alto la bandiera nazionale.
Il torneo assegnerà premi in denaro alle vincitrici di ciascuna categoria, sottolineando l’importanza e il prestigio dell’evento nel panorama del pugilato femminile internazionale.
Tuttavia, non mancano le controversie: l’atleta algerina Imane Khelif è stata esclusa dalla competizione poiché non soddisfa i criteri di idoneità stabiliti dall’International Boxing Association (IBA).
(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)