CARACAS –Si torna a parlare di negoziati politici per ricondurre il Paese verso un percorso democratico che sia sostenibile nel tempo. Ad affrontare l’argomento e a sostenere la necessità di un accordo tra Governo e Opposizione, in questa occasione, è Volker Türk, Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Durante la presentazione del rapporto del suo organismo sulla situazione dei diritti e delle libertà fondamentali nel mondo, Türk ha affermato che “negoziati politici tra le diverse parti sono urgenti se si vuole concordare una via praticabile per andare avanti”. Quindi, è tornato sulla necessità di processi elettorali “trasparenti, inclusivi, pacifici e pienamente conformi alle norme internazionali sui diritti umani”. Una richiesta, questa, fatta negli ultimi anni da organismi internazionali, dall’Unione Europea, da capi di Stato e Governo, e da personalità del mondo della cultura, che però è rimasta sempre lettera morta.
Türk ha anche chiesto la liberazione di tutte le persone detenute arbitrariamente, e ha preso nota delle informazioni riguardanti la liberazione di circa un migliaio di cittadini arrestati durante le proteste che hanno fatto seguito alle presidenziali del 28 L.
L’Alto Commissario, nel presentare il rapporto dell’organismo che presiede, ha anche fatto riferimento alla strumentalizzazione politica dell’immigrazione. Ha avvertito sull’uso dei migranti e di altri “collettivi” come “capri espiatori” nelle campagne elettorali in Occidente. Ha sottolineato che ciò avviene in un momento particolarmente delicato, per la crescente polarizzazione e divisione politica.
Ha commentato che migranti o rifugiati «sono frequentemente etichettati come illegali, criminali, parassiti o cose peggiori» e ha affermato che «la disumanizzazione è un passaggio comune per trattare un intero gruppo come straniero, indegno dei diritti fondamentali di cui tutti noi godiamo”.
Ha sottolineato che il “discorso dell’odio” è un pericoloso precursore della violenza. Per questo, ha insistito, “deve essere denunciato quando accade».
“Ho seguito con crescente inquietudine le recenti campagne elettorali in Europa, Nord America e oltre – ha detto -. Le frasi incentrate su un solo tema, prive di sostanza, semplificano eccessivamente questioni complesse e, spesso, si basano sulla ricerca di capri espiatori, disinformazione e disumanizzazione”.
Parlando poi delle discriminazioni contro le donne e la “glorificazione” degli stereotipi di genere, si è detto sorpreso che “influenti misogini abbiano milioni di seguaci sui social media e siano applauditi come eroi». Ha affermato che le idee che diffondono «si traducono in un rifiuto dell’uguaglianza di genere”. Ha quindi avvertito sui tentativi di retrocedere nelle leggi sull’aborto e ha ricordato che ancora il 40% delle donne nel mondo vive in paesi dove viene limitato il diritto all’interruzione della gravidanza.
Redazione Caracas