L’attivista politico, coordinatore del Partito Primero Justicia, era stato arrestato nell’ambito della strategia del terrore del Governo, l’arma preferita dal “chavismo” per dissuadere la popolazione a protestare
CARACAS – È tornato in libertà Juan Manuel Allueva, il cittadino italo-venezuelano arrestato dalla “Guardia Nacional” di San Juan de los Morros. Lo ha confermato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.
La “Guardia Nacional” aveva detenuto Allueva, coordinatore del Partito Primero Justicia, il 15 novembre del 2024. Allora c’era stata un’ondata di arresti di attivisti politici, veri o presunti tali, come parte della strategia del terrore del Governo per dissuadere la popolazione a protestare.
“Il governo italiano – ha assicurato il ministro Tajani – continuerà a lavorare per proteggere tutti i connazionali in Venezuela”.
Ieri a Palazzo Chigi si è svolta una riunione dedicata ad analizzare la situazione politica in Venezuela. In particolare, la questione degli italiani e italo-venezuelani ancora nelle carceri venezuelane. Per il momento sono sette, tra questi l’operatore umanitario Alberto Trentini. Alla riunione hanno partecipato il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani; il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi; il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; i vertici dell’Intelligence e il Capo della Polizia, Vittorio Pisani.
L’Italia, ha ribadito il ministro Tajani, “sta lavorando per far uscire dal carcere i cittadini con passaporto italiano detenuti”.
“Non è sempre semplice – ha riconosciuto a SkyTg24 –, anche perché come sapete il governo venezuelano ha deciso anche di ridurre le rappresentanze diplomatiche sia venezuelana in Italia sia quella italiana in Venezuela”.
Redazione Caracas