Innalzato il livello di sorveglianza nei punti d’ingresso: il Ministero della Salute raccomanda massima attenzione
MADRID. – Il Ministero della Salute italiano ha diramato una raccomandazione agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) per innalzare il livello di attenzione presso tutti i punti di ingresso del Paese, con particolare riguardo ai voli provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo. La misura si è resa necessaria a causa di una malattia sconosciuta che sta colpendo il Paese africano, causando finora 30 decessi su 394 casi segnalati nella provincia di Kwango, nel sud-ovest del Paese. Gli USMAF, situati nei principali porti e aeroporti italiani, svolgono un ruolo cruciale nel prevenire l’importazione di malattie.
Sforzi internazionali per identificare la causa
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inviato un team di esperti a Panzi, epicentro dell’epidemia, per supportare le autorità congolesi nelle indagini. La malattia, che presenta sintomi come febbre, tosse, difficoltà respiratorie, anemia e mal di testa, potrebbe essere causata da un agente patogeno respiratorio, come l’influenza o il COVID-19, ma non si escludono altre cause come malaria o morbillo. Gli esperti stanno conducendo analisi di laboratorio per determinare l’origine del focolaio.
Il team dell’OMS, composto da epidemiologi, medici e tecnici di laboratorio, sta rafforzando la sorveglianza sanitaria, conducendo ricerche attive sui casi e fornendo medicinali essenziali. Inoltre, si sta lavorando con i leader delle comunità locali per promuovere misure preventive e migliorare la segnalazione di nuovi casi.
Sfide logistiche e sanitarie
La regione di Panzi è una comunità rurale situata a oltre 700 km da Kinshasa, con accesso stradale limitato e una rete di comunicazioni poco sviluppata. Finora, la malattia ha interessato sette delle trenta zone sanitarie della provincia di Kwango, con la maggior parte dei casi concentrati in tre aree specifiche.
“La nostra priorità è garantire una risposta rapida ed efficace alle famiglie e alle comunità colpite”, ha dichiarato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’OMS per l’Africa, sottolineando l’importanza di identificare la malattia e comprenderne la trasmissione.
L’OMS ha promesso di condividere ulteriori aggiornamenti man mano che emergeranno nuove informazioni. Nel frattempo, l’Italia si prepara a prevenire possibili rischi per la salute pubblica attraverso misure di controllo rigorose.
(Redazione Madrid/con informazioni di Askanews)