Gli aiuti alla popolazione delle aree colpite dal nubifragio, con il nuovo “pacchetto” approvato dal CdM, è di quasi i 15 miliardi di euro.
MADRID – 110 provvedimenti e 3 miliardi 795 milioni di euro. Il governo, nel corso di un Consiglio dei Ministri straordinario, ha approvato un secondo “pacchetto” di aiuti per le persone colpite dal violento nubifragio nella Comunidad Valenciana. Ora, in totale, le risorse stanziate sono 14 miliardi 765 milioni di euro. È una cifra ragguardevole, con la quale il Governo spera di aiutare le famiglie e le aziende e di placare la rabbia per i ritardi nei soccorsi e gli errori commessi nella gestione della crisi.
Il nuovo decreto prevede un anticipo del 50 per cento degli aiuti per l’alloggio, sia per i proprietari sia per gli inquilini. Finora sono state presentate duemila 800 richieste di risarcimento. Una percentuale considerevole è già in fase di elaborazione. Sono contemplati anche i congedi retribuiti a genitori e “caregiver” che non potranno lavorare.
Il Governo, nell’approvare i fondi stanziati, ha pensato non solo alle aree direttamente devastate dal violento nubifragio ma anche a quelle che ne soffrono conseguenze indirette. Infatti ha esteso l’ERTE (provvedimento provvisorio che consente alle aziende di sospendere i contratti di lavoro o ridurre l’orario di lavoro dei propri dipendenti a causa di difficoltà economiche) anche ai comuni non direttamente colpiti dalle piogge, sostenendo il 100 per cento dei contributi dei lavoratori. Sono stati stanziati 50 milioni di euro per assumere disoccupati nelle aree colpite e 200 milioni di aiuti diretti all’agricoltura.
In aggiunta, è stato deciso di estendere il “codice di buone pratiche ipotecarie” che congelerà i mutui per 12 mesi.
Il presidente Sánchez ha sottolineato l’impegno del governo nel garantire i fondi indispensabili per la ripresa delle attività nelle aree disastrate.
Che lo “scudo sociale” disegnato dal governo abbia anche un obiettivo politico, è un particolare che non sfugge a nessuno. D’altronde, lo ha ammesso lo stesso presidente Sánchez. Il Governo, ora, è impegnato a contrastare i messaggi populisti dell’estrema destra che presentano all’Esecutivo come incapace di governare.
Il presidente Sánchez, per contrastare l’immagine di un Governo inefficiente, ha ricordato che 25mila funzionari pubblici sono impegnati ad aiutare la Comunidad Valenciana. Il capo del Governo ha eluso le domande più polemiche e mostrato l’immagine di unità del Paese. Ha sostenuto la vicepresidente Teresa Ribera e commentato quanto sia importante l’assistenza dei cittadini nei momenti di crisi e di difficoltà.
Redazione Madrid