L’esponente della destra ultraconservatrice spagnola ha analizzato con l’esule venezuelano la congiuntura internazionale nella quale s’inserisce la realtà venezuelana.
MADRID – Dopo gli ex presidenti del Governo González, Aznar e Rajoy; il capo dell’Esecutivo, Pedro Sánchez; e il presidente del maggiore partito di opposizione, Alberto Núñez Feijóo, solo mancava lui: Santiago Abascal, il leader dell’estrema destra spagnola. Edmundo González Urrutia, ex diplomatico e presidente “eletto” del Venezuela, ha conversato con l’ultraconservatore con il quale Maria Corina Machado, leader dell’opposizione in Venezuela, condivide idee, progetti e orientamenti politici.
L’esponente della destra ultraconservatrice spagnola ha analizzato con l’esule venezuelano la congiuntura internazionale nella quale s’inserisce la realtà venezuelana. Ha quindi espresso solidarietà e sostegno al presidente “eletto”.
“Era nostro desiderio ricalcare l’importante vittoria sia del popolo venezuelano sia del presidente Edmundo González Urrutia” ha detto.
Abascal, nel corso della conversazione che fonti di Vox hanno definito cordiale e aperta, ha espresso preoccupazione per il ruolo che svolge in America Latina, e in particolare in Venezuela, l’ex presidente del Governo, José Luis Rodríguez Zapatero. Lo ha considerato parte del regime instaurato dal presidente Nicolás Maduro e membro del Gruppo di Puebla, che, a suo avviso, è sostenuto da organizzazioni come Hezbollah e Hamas e nazioni come Iran e Cuba. Ha anche manifestato simpatia per l’opposizione venezuelana. E sottolineato le precarie condizioni di milioni di venezuelani che sono perseguitati e vittime delle continue violazioni dei diritti umani.
Abascal ha riconosciuto il trionfo di González Urrutia nelle elezioni del 28 luglio ed espresso ammirazione per Maria Corina Machado che considera “simbolo di speranza”. Si è mostrato ottimista riguardo a un possibile cambio politico in Venezuela, ed espresso il desiderio di vedere González alla giuda del Paese. Ha ribadito l’impegno del suo partito nel sostenere i venezuelani nella loro lotta per la libertà e la democrazia.
Il leader dell’estrema destra non ha rinunciato ad affrontare quella che considera “la crisi migratoria” in Spagna per criticare Il Partito Popolare e il Psoe. Considera i due partiti, quello conservatore e quello progressista, responsabili, con le loro politiche migratorie, dell’ingresso incontrollato de immigranti.
Redazione Madrid