MADRID – Circa due mesi fa, il magistrato Juan Carlos Peinado si recò alla Moncloa, sede del Governo, per ascoltare al capo dell’Esecutivo, Pedro Sánchez, come testimone nel caso in cui è coinvolta la moglie, Begoña Gómez.
Nonostante fosse nel suo diritto, la richiesta di rispondere per iscritto alle domande del magistrato, fu respinta dal giudice Peinado con la motivazione che sarebbe stato sottoposto all’interrogatorio in qualità di marito di Gómez, accusata di presunto traffico di influenze e corruzione, e non come capo dell’Esecutivo.
La registrazione della conversazione del Presidente Sánchez con il magistrato Peinado, durata meno di due minuti, è stata resa pubblica appena un’ora dopo che la Corte ne avesse fornito copia all’accuse e alla difesa. Nel colloquio con il magistrato, una volta informato, il presidente Sánchez si avvalso del diritto di non dichiarare secondo quanto esplicitato nell’articolo 416.
Redazione Madrid
