Israele bombarda Libano, almeno 180 morti

Immagine di flatart su Freepik

MADRID. – Almeno 182 persone sono state uccise e più di 727 sono rimaste ferite negli attacchi aerei israeliani su varie aree del Libano, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute libanese. Tra le vittime si contano bambini, donne e operatori sanitari, a conferma della gravità e dell’ampia portata di questa crisi umanitaria. 

La situazione appare particolarmente critica nel sud del Paese dei cedri, dove le città sono sotto continuo attacco e gli abitanti ricevono avvisi urgenti di evacuazione da parte delle forze israeliane. Hezbollah, il gruppo armato e politico libanese, ha dichiarato una “battaglia della resa dei conti” contro Israele, aggravando le preoccupazioni di un allargamento del conflitto che potrebbe coinvolgere altre nazioni della regione. 

Questa nuova fase del conflitto ha portato alla fuga di centinaia di persone, con molti rifugiati che si sono riversati nelle scuole trasformate in rifugi improvvisati, mentre altri sono rimasti senza una dimora, accampandosi lungo le strade di Tiro, città del sud del Libano. Israele, dal canto suo, ha confermato di aver rilevato il lancio di 35 razzi dal Libano verso le regioni israeliane di Carmel e Galilea, sostenendo che il proprio sistema di difesa aerea sia riuscito ad intercettare diversi di questi missili. Tuttavia, numerosi razzi hanno comunque colpito aree aperte, aggiungendo tensione a una situazione già precaria.  

A livello internazionale, la condanna per questi attacchi è stata immediata e decisa, almeno nella parte anti-israeliana. L’Iran ha definito “folle” la campagna aerea israeliana, con il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, che ha avvertito Israele delle “conseguenze pericolose” delle sue azioni. Anche Hamas ha denunciato l’“aggressione barbara” da parte di Israele, definendo questi attacchi un crimine di guerra e offrendo solidarietà a Hezbollah e al popolo libanese. 

Sul terreno, la Croce Rossa libanese ha attivato tutte le sue stazioni di ambulanza per rispondere al crescente numero di feriti nel sud del paese. Le operazioni di soccorso continuano senza sosta, in un contesto che diventa ogni giorno più critico. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il paese sta affrontando “giorni complicati” e ha chiesto unità tra i cittadini israeliani mentre l’esercito intensifica gli attacchi nel sud del Libano. Netanyahu ha affermato che Israele sta cercando di modificare l’equilibrio di potere nella regione settentrionale, lasciando intendere che gli attacchi potrebbero continuare nei prossimi giorni.

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