MADRID. – “Una proroga triennale per le attuali concessioni, già dichiarate illegittime dal Consiglio di Stato, sarebbe davvero la pagliacciata finale del governo Meloni, dopo due anni di immobilismo totale”.
Così il vicepresidente M5s Mario Turco, e il capogruppo M5s in commissione Finanze al Senato, Marco Croatti, hanno commentato, in una nota congiunta, la possibilità di una proroga fino a fine settembre 2027 delle concessioni delle spiagge ai balneari, con la possibilità, nel caso di impedimenti oggettivi, di rimandare ulteriormente le procedure di gara a marzo 2028.
Il rinvio, secondo l’eurodeputato del Pd Matteo Ricci, creerebbe “il caos negli enti locali” e porterebbe “ancora una volta l’Italia verso una procedura di infrazione UE. E tutto questo solo perché non si ha il coraggio di affrontare una questione andata ormai troppo oltre”. Il riferimento è alla procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea contro l’Italia per la mancata applicazione della direttiva Bolkestein, che impone una serie di regole a favore della concorrenza nel settore dei servizi.
La bozza del decreto contenente la proroga delle concessioni entra anche nel merito degli indennizzi: nel caso di un nuovo concessionario, quello uscente avrà diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante pari al valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, compresi quelli effettuati in conseguenza di eventi calamitosi.
“Le spiagge vanno liberate e consegnate ai cittadini. Abbiamo chilometri di spiagge sequestrate, da decenni ostaggio di una corporazione che paga canoni ridicoli e applica costi folli. È bene ricordare che siamo andati avanti a colpi di proroghe: 1993, 2006, 2012, 2015, 2020, ora 2027.
Un settore che produce 15 miliardi di euro e che paga allo Stato la miseria di 1 euro ogni 100 di fatturato, una truffa resa legale dall’immobilismo della politica, un oltraggio nei confronti dei cittadini che possono fare il bagno solo a pagamento. Ci permettiamo pure di ragionare sugli indennizzi: dovrebbero darli loro ai cittadini e non viceversa, visti i guadagni che hanno avuto in tutti questi anni”, è stato il commento di Matteo Hallissey, segretario dei Radicali Italiani.