MADRID. – Il turismo delle radici, fenomeno in crescita che coinvolge milioni di italo-discendenti in tutto il mondo, richiede un approccio più strutturato e mirato. È quanto emerge da un’intervista rilasciata dall’onorevole Fabio Porta (PD) all’inserto “Affari & Finanza” del quotidiano «La Repubblica». Porta ha sottolineato l’importanza di andare oltre slogan e piccoli progetti per sviluppare una strategia organica che possa davvero esprimere le potenzialità di questo settore.
Durante l’intervista, Porta ha annunciato la presentazione di una risoluzione parlamentare, sostenuta da vari esponenti del Partito Democratico, che chiede al governo di intervenire con maggiore organicità. “Investire sui ‘viaggi di ritorno’ non significa solo favorire un flusso turistico, ma anche promuovere il rientro delle nuove generazioni di italiani nati all’estero, contribuendo così a contrastare l’inverno demografico che affligge il nostro Paese”, ha dichiarato Porta.
Il parlamentare ha inoltre ricordato una proposta di legge per l’introduzione di un visto speciale di cinque anni destinato ai discendenti di italiani all’estero. Questa misura, secondo Porta, avrebbe un duplice obiettivo: sostenere i connazionali che, come accaduto a molti in Venezuela, sono stati costretti a lasciare il proprio Paese, e contemporaneamente offrire una risposta concreta al calo demografico italiano.
La proposta, se attuata, verrebbe monitorata dalla commissione sugli effetti economici e sociali della transizione demografica, recentemente istituita dalla Camera dei Deputati. Questo progetto rappresenta una soluzione di lungo termine che potrebbe avere importanti ripercussioni sia sul piano economico che su quello sociale, aprendo nuove prospettive per il futuro dell’Italia.