Nel limbo dei co…..ni

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Sto facendo manovra con el coche alle prime ore del mattino in una calle a senso unico dove il GPS mi ha erroneamente mandato perché, evidentemente, anche lui ancora addormentato.

E mentre esco in retro marcia, con occhio vigile seppur assonnato, un giovane chico, spinto dal nulla che impera in questo mondo “perdido”,  con sguardo naturalmente rivolto in ossequiosa devozione alla schermo del suo iPhone, piuttosto che guardare davanti a sé, per un pelo, e dico un pelo, non finisce sotto la mia macchina.

Inchiodo prontamente, ma lui, noncurante e senza nemmeno distogliere lo sguardo dall’ipnotico cellulare, fosse solo per mandarmi a quel paese con parole, opere e omissioni, segue diritto per la sua strada.

Io, invece, inizio un breve turpiloquio con annesso pensiero mistico-filosofico.

Ma se lo avessi ammazzato e il giovane si fosse prontamente presentato da San Pietro?

Avrebbe di certo chiesto, curioso, notizie sul suo eterno futuro e lui, il Santo, gli avrebbe detto:

“Per te, mio caro, si é liberato un posto nel limbo dei coglioni, perché sì, sei morto, ma il paradiso non te lo meriti!”

“Ma io che c’entro? Io ero sulle strisce, é quella che mi ha messo sotto! “

“Per lei si aprirà il grande tribunale e l’estremo giudizio, ma tu… tu eri dotato di intelletto, di libero arbitrio, libertà di scelta, gesti e parole, e invece ti sei rimbambito con quella maledetta diavoleria tra le mani.

Ti sei appunto rincoglionito!

E allora per te… limbo dei coglioni!”

Sipario – Sorrido.

Andrò pure all’inferno giustamente rea di omicidio colposo senza attenuanti, perché i GPS non sono imputabili, però ragazzi, nei miei pensieri ho trovato giustizia.

Ed è ancora una grande consolazione!

Riavvio il GPS: ora posso riprendere il mio viaggio.

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