I “Mossos d’Esquadra” speravano d’arrestare Puigdemont nel luogo più idoneo


Il capo della Polizia catalana, Eduard Sallent, crede  che Puigdemont non sia ancora uscito da Barcellona


MADRID -Carles Puigdemont è uccel di bosco. Jordi Turull, segretario generale di Junts, ha assicurato che l’ex presidente della Generalitat, dopo l’effimera apparizione a Barcellona, è tornato a Waterloo. Puigdemont ha pronunciato un discorso di appena sei minuti di fronte a circa tremila 5oo simpatizzanti prima di sfuggire alla “caccia” dei Mossos d’Esquadra. Questi, umiliati dal leader indipendentista che si è dileguato nel nulla, stentano a credere che Puigdemont sia riuscito ad eludere prima il cordone di polizia disposto attorno al Parlament e al palco dal quale ha parlato. E poi i successivi posti di blocco, che hanno creato disagi ai barcellonesi, disposti in tutta la città.

Il capo della Polizia catalana, Eduard Sallent, crede, anzi è convinto,  che Puigdemont non sia ancora uscito da Barcellona. Ha affermato che non importa ciò che sostiene l’entourage del leader indipendentista. Non ci sono  “elementi oggettivi” che confermino che Puigdemont ha abbandonato la città e varcato la frontiera.

“Fino a quando non avremo prove che non è più alla nostra portata – ha assicurato Sallent – continueremo a cercarlo come ci impone il mandato di arresto”.

Sallent ha spiegato che la strategia di Puigdemont era quella di forzare una eventuale cattura per destabilizzare l’accordo d’investitura tra Erc e Psc. mentre l’intenzione dei Mossos d’squadra era arrestarlo nel luogo più idoneo. Ha sottolineato che non è intenzione dei “Mossos d’Esquadra” trasformarsi nella “Polizia Patriotica”.

Ha ammesso che, nonostante ci abbiano provato, non sono riusciti ad arrestare Puigdemont e ha denunciato una campagna di disinformazione sul ritorno in Spagna del leader indipendentista.  Quindi ha riconosciuto che i “Mossos d’Esquadra” sono caduti nell’inganno e creduto veramente  che era intenzione di Puigdemont assistere dal suo scranno alla sessione d’investimento di Salvador Illa.

“Stiamo parlando di un ex presidente della Generalitat – ha commentato -, non di un membro della criminalità organizzata”

Il ministro dell’Interno della Catalogna, Joan Ignasi Elena, ha difeso i “Mossos d’Esquadra” e ha considerato quella di Puigdemont una condotta “riprovevole”.

“Non avevamo previsto – ha detto – un comportamento così disdicevole da parte di qualcuno che è stato la massima autorità della nostra regione”.

Redazione Madrid

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