Il Museo Sorolla rappresenta uno dei musei principali della città di Madrid e fornisce anche un tipo di esperienza molto speciale e immersiva ai suoi visitatori. Ubicato nel quartiere di Chamberí, il museo presenta una ricostruzione accuratissima dell’abitazione dell’artista stesso, proponendosi come una delle case d’artista meglio conservate e più complete di tutta l’Europa.
La casa e il suo contenuto, tuttavia, non sono le uniche attrattive. Infatti, il giardino che la circonda, personalmente progettato da Sorolla, ci proietta in un elegantissimo e raffinato percorso nel verde. Tra piccoli specchi d’acqua e fiori, i visitatori vengono condotti all’entrata dell’edificio provando fin da subito sensazioni sorprendenti. Il progetto prese piede grazie alla moglie dell’artista, Clotilde García del Castillo, la quale, ormai vedova, nel 1925 donò allo stato tutti i suoi beni affinché venisse costruito il museo in memoria del marito. Con il passare dei decenni, grazie a successive donazioni e acquisizioni da parte del museo, la collezione è riuscita ad espandersi ulteriormente fino a raggiungere la completezza che possiamo ammirare oggi.

Dal 14 maggio al 29 settembre, in occasione del centenario dalla morte dell’artista, il museo ospita una mostra che invita a conoscere Joaquín Sorolla più da vicino. Il tutto avviene attraverso una attenta selezione dei suoi dipinti e delle sue collezioni. Egli si è distinto come uno degli artisti più rinomati del suo tempo (fine XIX e inizio XX sec.) e, col passare del tempo, la sua eredità artistica viene sempre più apprezzata. Fu di fatto il pittore spagnolo con la maggiore proiezione internazionale e una delle figure capitali della storia dell’arte spagnola nel suo complesso. Negli ultimi trent’anni sono stati condotti studi estremamente accurati che hanno approfondito le varie dimensioni della sua arte. Esse comprendono il suo amore per il Mediterraneo e la sua continua esplorazione della luce e dell’autenticità. Tuttavia, la persona che fu Joaquín Sorolla rimane ancora sconosciuta ai più. La sua personalità, i suoi hobby, le sue conoscenze e rapporti sono ancora avvolti nel mistero. Ed ecco come questa nuova mostra entra in gioco.
Curata da Covadonga Pitarch Angulo, la mostra cerca di svelare l’artista attraverso un’attenta selezione delle sue opere e delle sue collezioni personali. Questa comprende oggetti quotidiani, come lettere e fotografie, unite ad opere pittoriche e disegni. Inoltre troviamo anche documenti personali e oggetti più rari e preziosi, che comprendono anche suoi ritrovamenti speciali legati al suo collezionismo. Essi ci raccontano ricordi personali, rapporti familiari, professionali e amicizie, nonché delle sue passioni e aspirazioni. Tutto questo costituisce l’essenza del Museo Sorolla.
Lo scopo di questa mostra, come già accennato, è svelare quindi gli aspetti più personali di un artista il cui lavoro è già ben noto. Si vuole gettare luce sulla sua persona non quanto artista, ma in quanto padre, marito, amico e collega. La mostra è divisa in 16 sezioni che permettono di tracciare una biografia dell’uomo, seppure in maniera frammentaria e incompleta. Il tutto si conclude con l’ultimo ritratto da lui realizzato, destinato a Mabel Rick. Come ultima occasione all’interno della mostra, esso svela tratti biografici legati alle sue conoscenze, uniti di fatto alla sua produzione artistica.
Fonti
– Sito ufficiale del Museo Sorolla, https://www.centenariosorolla.es/