Il magistrato Peinado sospende l’udienza di Begoña Gómez

Begoña Gómez


La moglie del premier Sánchez, convocata dal magistrato,  afferma di non conoscere i capi d’accusa


 

L’avvocato Antonio Camacho

MADRID – È stato rimandato tutto al 19 luglio. Così ha deciso il magistrato Juan Carlos Peinado che indaga su alcuni traffici d’influenza che presuntamente coinvolgono la moglie del premier Sánchez, Begoña Gómez.

Gómez era stata convocata dal magistrato in quanto indagata. L’udienza era stata fissata per le ore 10:00. Alla moglie del premier era stato concesso il permesso di accedere al Tribunale attraverso il garage per ragioni di sicurezza: evitare che potesse essere vittima di aggressione nel percorrere il “pasillo de la vergüenza” (il corridoio della vergogna); i pochi metri che separano la strada dall’ingresso principale del Tribunale. Alcune associazioni di estrema destra avevano convocato manifestazioni contro Gómez. Questa era anche la ragione dell’imponente dispositivo di sicurezza organizzato dalla Polizia Nazionale.

Begoña arrivava alla sede del Tribunale con circa 15 minuti di ritardo e la sua permanenza durava appena 45 minuti. L’udienza era rimandata perché non informata opportunamente di cosa le si accusava. Ed anche perché non era a conoscenza di una nuova denuncia dell’Associazione di estrema destra “Hazte oir”.

“Avrebbe dichiarato se il Giudice avesse chiarito quali sono i capi d’accusa, i fatti che gli si attribuiscono e per i quali è indagata – ha affermato l’exministro e avvocato di Begoña Gómez, Antonio Camacho. Il legale ha assicurato che quello era, ed é, il desiderio della moglie del premier Sánchez.

Camacho ha anche commentato che, “sorprendentemente e contro i principi fondamentali della procedura penale”, sono stati informati dal magistrato che, all’ultimo momento, era stata ammessa una nuova denuncia, quella dell’associazione di estrema destra e ultra-cattolica “Hazte Oir”. Sarebbe stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E indotto Begoña a decidere di non dichiarare.

Il magistrato avrebbe chiarito di aver inviato alla Procura Europea solo i fascicoli che interessano tre contratti aggiudicati all’industriale Barrabés, perché finanziati con fondi europei. Quindi, “sono oggetto di indagine tutte le condotte e i comportamenti compiuti dall’indagata da quando suo marito è il presidente del governo”.  Sono atti e comportamenti “contenuti nella denuncia iniziale”, Anche così, ha evitato precisare a quali contratti in concreto si riferisse.

Redazione Madrid

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