Saranno 14, in tutta la Spagna, i seggi elettorali dove i connazionali iscritti all’Aire potranno votare per eleggere il prossimo Parlamento Europeo
MADRID –“Le elezioni europee, a livello organizzativo, sono certamente le più difficili. A differenza di quelle il cui voto è per corrispondenza, che pure richiedono un grosso impegno, comportano uno sforzo logistico notevole da parte di tutti gli attori in campo”. Marco Lapadura è responsabile dell’Ufficio Politico dell’Ambasciata d’Italia in Spagna. E, almeno fino a luglio, lo sarà anche dell’Ufficio di Coordinamento Consolare. Poi la Cancelleria Consolare a Madrid diventerà nuovamente Consolato Generale d’Italia e Gilda Santangelo, che con professionalità e serietà ha svolto il ruolo di Cancelliera, sarà sostituita da Spartaco Caldararo, nominato Console Generale di Madrid.

Come abbiamo avuto modo di scrivere, queste elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo rivestono particolare importanza. Tra il 6 e il 9 giugno, i cittadini dei 27 Stati dell’Unione, dovranno decidere se proseguire lungo il cammino che ci ha permesso di vivere per quasi un secolo senza una guerra, di abbattere le frontiere con l’Accordo di Schengen, di promuovere la mobilità degli studenti con il programma Erasmus e di avanzare nella conquista dei diritti sociali o tornare all’Europa degli odi, delle frontiere e delle discriminazioni. Insomma, a quella che, oggi, ricordiamo per le due Grandi Guerre.
I cittadini italiani residenti in qualunque dei Paesi dell’Unione voteranno il 7 e l’8 giugno. Quindi, anche i connazionali che vivono in Spagna potranno essere protagonisti dell’’importante appuntamento con le urne.
Lapadura ci ha tenuto a sottolineare che “il voto per le elezioni europee, a differenza di quello per le ‘politiche nazionali’ o il referendum, è in presenza”. In altre parole, non si applica il “voto per corrispondenza”, con tutti i suoi pro e contro.
– Si va a uno dei seggi elettorali che abbiamo istituito– ha spiegato – e si deposita, come da tradizione, la scheda elettorale nell’urna. Questa è la premessa.
– Ci sono connazionali che, nonostante abbiano deciso di votare per i candidati locali, oltre al certificato elettorale spagnolo hanno ricevuto anche quello italiano…
– È vero – ha ammesso -. Alcuni connazionali hanno ricevuto sia il certificato per votare i candidati spagnoli sia quello per votare i candidati italiani. Può accadere quando si riscontrano difficoltà nell’allineamento dei dati. Ovvero, nella trasmissione dei dati dei cosiddetti “optanti”. La loro è una scelta permanente, salvo che si chieda la revoca entro gennaio. Quindi, non è più possibile. Raccomandiamo ai connazionali di far valere la propria volontà, espressa con l’opzione di andare al voto in Spagna.
Sottolinea che “è assolutamente vietato il doppio voto”. E, scandendo le parole, precisa che chi “dovesse votare sia per i candidati spagnoli sia per quelli italiani compie un reato; la sua è una condotta perseguita penalmente”.
– Cosa fare qualora non si dovesse ricevere il certificato elettorale?
– Chi ritiene di avere il diritto del voto all’estero può chiedere un duplicato alla Cancelleria. Ne ha diritto chi è iscritto all’Aire in Spagna e chi è temporaneamente all’estero e ha scelto l’opzione per votare qui. Il metodo più rapido è sicuramente quello di inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected].
Ha assicurato che dopo aver verificato “se effettivamente il connazionale risulta iscritto nell’elenco degli elettori” gli sarà inviato il duplicato. E aggiunge:
– Se il cittadino lo ritiene opportuno, può recarsi alla Cancelleria Consolare per ritirarlo.
Nel portale della nostra Ambasciata, al riguardo, si spiega che “gli elettori che non hanno ricevuto il certificato elettorale entro il quinto giorno precedente quello della votazione (vale a dire entro il 4 giugno 2024), a partire da questa data potranno fare richiesta di rilascio di un duplicato (art. 4, comma 9, del DL 408/1994).
Il duplicato può essere richiesto via email ([email protected]) inviando: il modello allegato compilato e firmato e la fotocopia di un documento d’identità.
In alternativa, la richiesta potrà essere presentata personalmente in Cancelleria Consolare (C/ Agustín de Betancourt, 3 – Madrid), senza appuntamento, previa presentazione di un documento d’identità, solo negli orari indicati di seguito: martedì 4 giugno: dalle 10.00 alle 12.00; mercoledì 5 giugno: dalle 15.00 alle 17.00; giovedì 6 giugno: dalle 12.00 alle 14.00; venerdì 7 giugno: dalle 17.00 alle 22.00; sabato 8 giugno: dalle 08.00 alle 18.00”. Nel portale si precisa anche che la spedizione o la consegna del duplicato “è possibile fino all’ultimo momento utile per l’espressione del voto”
“Tutti gli iscritti all’Aire riceveranno il certificato elettorale”
L’estate è ormai alle porte. E il caldo comincia a farsi sentire. Dalla grossa finestra aperta nell’ufficio in cui si svolge l’intervista entra una timida brezza. Sulla scrivania riposano in ordine sparso – “è un disordine organizzato” afferma Lapadura tra il serio e il faceto – cartelle, fogli, documenti.
– Chi ha acquisito la cittadinanza italiana, magari perché sposato, è iscritto automaticamente all’Aire quindi, dovrebbe ricevere il certificato per votare…
– Assolutamente – ci conferma -. Tutti gli iscritti all’Aire ricevono il loro certificato elettorale. Se hai ottenuto la cittadinanza in Spagna – prosegue -, anagraficamente la prima residenza è quella spagnola. Il Comune di riferimento in Italia dipenderà probabilmente dal coniuge. Quindi non è un problema. L’importante per tutti, come regola generale, è quella di aggiornare costantemente gli indirizzi anagrafici.
Elezioni Europee – Italiani in Spagna: progressisti e conservatori a confronto
– Quando il cittadino si reca al seggio ed esercita il suo diritto di voto sembra tutto molto facile. Ma quanto lavoro è necessario per permettere quel semplice gesto di depositare il proprio voto nell’urna? Qual è la macchina organizzativa che ha lavorato per rendere possibile il voto a tutti i connazionali?
Lapadura sorride. Dopo una breve pausa, e un lungo sospiro, spiega che sono tante le persone coinvolte nell’operazione, dal personale del ministero degli Esteri e della Direzione Generale degli Italiani all’Estero, a quello della nostra Ambasciata, dei tre Consolati di carriera – leggasi Cancelleria di Madrid, Consolato Generale di Barcellona, Viceconsolato di Arona – senza dimenticare i consoli onorari.
– Gran parte del materiale elettorale viene da Roma. Il nostro compito è distribuirlo in sicurezza nelle varie località dove abbiamo istituito le sezioni per il voto. Voglio precisare che quest’anno abbiamo 14 diverse località coinvolte. Una, Fuerteventura alle Canarie, è molto remota. Realizzare in tempi rapidi il trasporto in sicurezza del materiale elettorale non è cosa da poco. Abbiamo dovuto ovviamente trovare i locali adatti ad ospitare le sezioni elettorali.
Commenta che anche reperire il presidente di seggio, il segretario e i tre scrutatori per ogni sezione elettorale non è stato facile.
– Le sezioni elettorali, nel complesso, sono 50 – ci dice -. E ogni sezione prevede un presidente, un segretario e tre scrutatori. Il calcolo è abbastanza semplice: sono 250 i connazionali coinvolti. C’è ancora qualche piccola “posizione” da aggiustare ma, al momento, abbiamo a disposizione cinque persone per ogni sezione.
– In che misura hanno collaborato i rappresentanti dei partiti italiani presenti in Spagna?
– In realtà, per quanto riguarda i volontari, ci siamo avvalsi soprattutto delle associazioni – confessa -. Abbiamo fatto pubblicità sulla stampa nazionale, sui nostri siti web, su quello dei Comites. Abbiamo impiegato tutti gli strumenti possibili.
– E dopo il voto quale sarà il vostro lavoro?
– Il voto, come abbiamo scritto più volte sui nostri siti – spiega -, si svolgerà venerdì tra le 17 e le 22; il sabato tra le 8 e le 18 a Madrid e a Barcellona. Le località più remote dovranno chiudere prima. Alcune lo faranno alle 16:00; quelle insulari alle 13. Lo spoglio non avviene in loco. Ci sarà la raccolta di tutte di tutte le schede elettorali che poi saranno inviate a Roma nella giornata di domenica, il prima possibile.
– Le schede elettorali saranno portate in Italia con il corriere diplomatico?
– Si, in effetti – annuisce. E aggiunge:
– Anche quello, a livello organizzativo, non è una cosa semplice. Si tratta di riunirle tutte a Madrid e a Barcellona. E poi realizzare la spedizione con corriere diplomatico. È un’operazione abbastanza complessa che si realizza in tempi molto ristretti. Lavoreremo sicuramente tutta la notte fra sabato e domenica.
Al voto oltre tre milioni d’italiani in Europa
Gli italiani residenti all’estero sono quasi 6 milioni. Rappresentano il 10,1 per cento dei 59 milioni che vive in Italia. Oltre tre milioni risiedono in Europa. Il loro numero, comunque, è in crescita costante. Si stima che in Spagna siano 298 mila, minorenni inclusi, gli iscritti all’Aire. Di questi, gli elettori potenziali sono176mil 500. Il loro numero, comunque, potrebbe variare. Nelle elezioni europee del 2019, gli elettori italiani in Spagna furono 111mila 793. Di questi, esercitarono il loro diritto al voto solo 7mila 561: il 6,76 per cento. Nel 2019, in Spagna, vinse il Partito Democratico, con 2mila 231voti pari al 31,17 per cento. Subito dopo si piazzò il Movimento 5 Stelle, con 939 voti. La Lega di Matteo Salvini arrivò terza con 890 voti
Lapadura precisa che, nel caso delle elezioni europee, non esiste la circoscrizione estera. Chi vota lo fa in una delle cinque circoscrizioni in cui è divisa la penisola: nord-est, nord-ovest, meridione, centro e isole
– Si vota nella circoscrizione corrispondente al Comune di origine. Le schede elettorali sono caratterizzate da colori diversi. Ogni colore indica una circoscrizione elettorale. Non ci si può sbagliare. Sarà compito dei presidenti dei seggi facilitare all’elettore le informazioni. A differenza del voto in Spagna, questo vale la pena sottolinearlo, da noi si prende la scheda, si va necessariamente alla cabina elettorale e poi si deposita il voto nell’urna. Il voto si esprime nella cabina elettorale e mai prima. La scheda si ripiega in maniera che il voto non sia visibile e si inserisce nell’urna.
– Comunque, il sistema spagnolo risulta comodo. Voto a casa e deposito poi nell’urna.
– Sono tradizioni diverse – ammette -. Votare a casa – fa notare – non garantisce il segreto. Nella cabina elettorale sono con me stesso. È anche un momento di riflessione.
Confessa di essere soddisfatto del lavoro fatto. E afferma che “la macchina si muove per far sì che il 100 per cento degli elettori possa esercitare il diritto di voto”.
– Quanto più grande è il numero dei votanti tanto maggiori sono l’impegno, la responsabilità…
– Sono necessarie più sezioni elettorali e la presenza in più località – ammette -. Per esempio, nelle precedenti elezioni a Fuerteventura non c’erano seggi. Averne aperto, in questa occasione, comporta il triplo del trasporto: da Fuerteventura a Tenerife; da Tenerife alla penisola e dalla penisola a Roma. Tutto, ovviamente, in tempi brevissimi. L’impegno è stato massimo. Consiglio sempre di visitare e leggere i siti web dei tre consolati di carriera: la Cancelleria Consolare di Madrid, il Consolato Generale di Barcellona e il Viceconsolato di Arona. Lì ci sono tutte le informazioni per sapere come si vota e dove si vota: gli indirizzi, gli orari ed altro. Inoltre, sul certificato elettorale che ognuno di noi riceve, altro aspetto importante da sapere, compare la località dove bisogna andare a votare e anche la sezione elettorale di appartenenza. Stiamo cercando di raggiungere tutti i concittadini ma non è facile.
Per concludere sottolinea che oltre a votare la lista è consentito esprimere tre preferenze, tutte della lista votata.
– Non c’è un voto disgiunto. Inoltre, vale la regola dell’alternanza: uno dei tre candidati deve essere di sesso diverso. Quindi possono essere due uomini e una donna o, due donne e un uomo. Ma non tre uomini o tre donne. Bisogna fare attenzione ai dettagli perché altrimenti il nostro voto è annullato.
Dove votare
Questa la lista dei seggi allestiti dalla nostra rappresentanza diplomatica-consolare in Spagna:
Alicante (Carretera San Vicente del Raspeig s/n – Campus Universidad de Alicante – 03690)
Barcelona (Carrer Setantí, 10-12 – 08034)
Ibiza (Calle Diputado José Ribas, s/n – 07800)
Palma de Mallorca (Calle Parellades, 12a, piso 3 – Puerta 34 – 07003)
Valencia (Carrer Dalt, 37, bajos-derecha – 46003)
Zaragoza (Paseo de la Independencia, 24-26, planta 2 oficina 12 – 50004)
La Coruña (Biblioteca Municipal Durán Loriga – c/ Durán Loriga 10, bj. – 15003)
Logroño (c/ Gonzalo de Berceo, Oficina 8 – Edificio de las Palmeras – 26005)
Madrid (Calle Rios Rosas, 57 – 28003)
Málaga (c/ Concejal Muñoz Cervan, 3 – módulo 3 – 29003)
Sevilla (c/ Fabiola, 10 – 41004)
Provincia Santa Cruz de Tenerife (Vv. Antonio Dominguez N.5, Zentral Center 5o planta – Playa de las Americas- 38650), Aron
Gran canaria (Cabildo Insular – c/Escritor Benito Pérez Galdós – Esq c/Bravo Murrillo- 35002), Las Palmas de Gran Canaria
Fuerteventura – Lanzarote (Calle la Iglesia n.35, Local bajo derecha-35660) Corralejo, Islas Canarias.
Mauro Bafile