Non è stata resa nota la data del ritorno di Carles Puigdemont, fuggito dalla Spagna dopo la fallita dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna del 2017
MADRID – Dalle elezioni nella Catalogna è emerso uno scenario politico fragile con riflessi assai delicati sugli equilibri che cementano la maggioranza di Governo. Infatti, non avendo ottenuto la maggioranza assoluta nessuna forza politica, l’elezione del presidente della Generalitat dipende dalle alleanze e dalle astensioni. Junts ha già avvertito i socialisti che il futuro dell’accordo firmato a Bruxelles è condizionato al sostegno che riceverà la candidatura di Carles Puigdemont alla presidenza della Generalitat.
– Nessuno ha la maggioranza assoluta – ha detto Toni Comín, nel corso della conferenza stampa organizzata dall’Agenzia Efe nell’ambito delle elezioni europee -. Se il PSOE vuole che l’accordo di Bruxelles prosperi, dovrà facilitare l’investitura del presidente Puigdemont.
Comín, candidato di Junts alle europee, non ha reso noto la data del ritorno dell’ex presidente della Generalitat, fuggito dalla Spagna nel 2017 dopo il fallito referendum secessionista. Ha sostenuto che non sta a lui fare certi annunci. Il Parlamento ha approvato la legge sull’Amnistia, studiata per ricondurre la polemica indipendentista dall’ambito giudiziaria a quello politico. E Puigdemont, durante la campagna elettorale nella Catalogna, si è impegnato a tornare in Spagna per essere presente alla prima sessione plenaria di investitura. Per questo, si attende l’annuncio del suo ritorno nei prossimi giorni.
L’eurodeputato ha ammesso che “non vi è alcuna clausola nell’accordo di Bruxelles” che obblighi i socialisti a sostenere la candidatura di Puigdemont. Ma ha comunque commentato che dal suo punto di vista “è una conseguenza”, ha detto Comín.
L’eurodeputato ha poi affermato che qualunque patto per eleggere il presidente dell’Ufficio di Presidenza del Parlamento catalano dipenderà dal sostegno dei socialisti alla candidatura di Puigdemont.
Ha detto che le “regole della logica” indicano che “l’Ufficio di Presidenza del Parlamento dovrà fare ciò che più conviene agli interessi politici di Junts”. E sottolineato che tutti gli accordi saranno subordinati ad un unico obiettivo: l’investitura di Puigdemont.
In quanto alla sua presenza nell’europarlamento, Comín ha spiegato che attenderá la riconfigurazione delle varie famiglie politiche prima di decidere se restarne fuori, come accaduto nell’ultima legislazione, o aderire ad una di esse.
Comín ha assicurato che, anche senza appartenere ad alcun gruppo, la delegazione di Junts ha partecipato all’attività legislativa “con totale normalità”.
Redazione Madrid