MADRID. – “Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”. La risposta della Santa Sede è arrivata all’indomani delle polemiche planetarie per la frase “nei seminari c’è già troppa frociaggine” che sarebbe stata detta il 20 maggio (ma trapelata per l’appunto solo ieri) dal successore di Pietro ai vescovi italiani.
“Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Cei”, ha spiegato il portavoce vaticano Matteo Bruni anche se non ci sono conferme dirette alla frase “incriminata”. Il Papa, comunque, chiede scusa: “Come ha avuto modo di affermare in più occasioni, ‘Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti”.
Il Papa – si legge nella nota della Santa Sede – non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”.
“Sono basito. Pur essendo ormai abituato al tipo di linguaggio diretto da parte di Bergoglio, parlare di ‘frociaggine’ nei seminari mi sembra da bar e da osteria più che da Pontefice: questa espressione mai sarebbe comparsa sulle labbra di Paolo VI, Giovanni Paolo II o Benedetto XVI, che pure hanno assunto posizioni dannatorie nei confronti dell’omosessualità.
Il Papa ha ragione sul fatto che il numero di seminaristi e chierici omosessuali è molto elevato. Ma la semplicità del linguaggio non ha nulla a che vedere con la volgarità” ha affermato da parte sua Francesco Lepore, ex sacerdote, giornalista e attivista lgbtq+ in una intervista a La Repubblica.
“Mi definisco fieramente frocia” dichiara invece da parte sua Imma Battaglia, leader del Movimento LGBT in Italia. Questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione di approfondimento ‘L’Italia s’è desta’ condotta dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani Battaglia afferma: “Oggi viviamo nel politically correct quindi tutti stanno attenti a dire la parola frocio, ma io lo rivendico”, e continua: “quando il politically correct non ha azioni in linea con la correttezza politica è evidente che è una ipocrisia, perciò preferisco che mi dici in faccia Frocio”.