MADRID. – Era il 22 maggio 1978, quarantasei anni fa, quando la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza veniva approvata. “Le democratiche sono molto preoccupate per il clima che c’è attorno alle donne, in particolare alla soggettività femminile: l’attacco alla 194 e alla sua applicazione, introducendo attraverso le Regioni l’accesso delle associazioni antiabortiste nei consultori pubblici, è un elemento di grave criticità che noi non solo denunciamo ma contro cui cercheremo di essere attivi”: così Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle donne democratiche, a margine di una conferenza stampa in cui i dem hanno illustrato le iniziative in programma nel 46esimo anniversario dall’approvazione della legge 194, tra cui presidi sui territori e risoluzioni nel Consigli regionali per impedire proprio l’accesso delle associazioni pro-vita nei consultori, e chiedere che queste strutture vengano rafforzate.
“Il nostro – spiega la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga – è un impegno di difesa ma anche propositivo: ricordo la battaglia che stiamo facendo sulla legge Schlein per rafforzare la sanità pubblica, che non ha solo l’obiettivo di aumentare le risorse per impedire il tracollo del Servizio sanitario nazionale, un’esigenza non più rinviabile, ma anche quello di garantire che le norme vigenti possano essere pienamente attuate, rafforzando la sanità territoriale e le strutture pubbliche che sono fondamentali anche per la salute delle donne”.
Secondo Chiara Gribaudo, vicepresidente Pd, “la legge 194 è sotto attacco nei fatti, come ha dimostrato la recente approvazione del decreto Pnrr, con cui di fatto è stata data alle Regioni la possibilità di inserire le associazioni antiabortiste nella struttura pubblica, penso ad esempio ai consultori. La legge 194 è sotto attacco e siamo qui a difenderla tutte e tutti insieme”. “La 194 è stata una legge di successo, una legge che ha vinto sul piano della prevenzione, in 46 anni gli aborti sono passati da oltre 200 mila a circa 60 mila all’anno, ed è una percentuale che diminuisce in tutte le categorie di età, in tutte le regioni italiane, tra le minorenni e tra le donne straniere” ricorda invece Marina Sereni, responsabile Salute Pd.
“Quindi – aggiunge l’ex parlamentare e viceministra – la legge ha funzionato in termini di maternità consapevole e prevenzione dell’aborto. Oggi noi contrastiamo una destra ideologica, che vuole attaccare la legge non facendola funzionare e questo è gravissimo, perché abbiamo meno consultori di quelli che servirebbero, uno ogni 35 mila abitanti circa mentre ne servirebbe uno ogni 20 mila. Nei consultori poi non c’è il personale necessario, servirebbero più ginecologi, assistenti sociali, ostetriche”.
Marco Furfaro, deputato e responsabile Welfare Pd, ha ricordato invece che “l’anno in cui fu emanata la 194 fu un anno straordinario, perché furono anche emanate la legge 180 che chiudeva i manicomi e rivoluzionava l’assistenza psichiatrica e alla fine di quell’anno la legge che istituiva il sistema sanitario nazionale”.