Roccella contestata da studenti: “Certa che sinistra sarà solidale…”

Il corpo è il mio e lo gestisco io, slogan storico delle femministe in una manifestazione del '68.
Il corpo è il mio e lo gestisco io, slogan storico delle femministe in una manifestazione del '68. (ANSA)

MADRID. – Doveva aprire gli Stati Generali alla Natalità, oggi a Roma, invece la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha dovuto abbandonare quasi subito l’ auditorium della Conciliazione, presa di mira dalla contestazione di un gruppo di studenti che sotto le sigle di Collettivo Aracne, Artemis e Collettivo Transfemminista hanno mostrato cartelli con la scritta “Sul mio corpo decido io” e poco dopo, in un nuovo blitz, quando la ministra era già andata via, ha interrotto l’intervento di Jessica Barcella al grido “oggi Roma è transfemminista” e “fuori i pro vita dai consultori”, con riferimento al recente emendamento approvato alle Camere dalla maggioranza.

Contestazione che ha provocato una sospensione provvisoria dei lavori, poi ripresi con i panel successivi, e il trattenimenti per diversi minuti dei ragazzi da parte delle forze dell’ordine fuori dall’auditorium. “Non siamo macchine per la riproduzione – spiegano le manifestanti – ma corpi in lotta”.

Roccella, silenziata in aula, affida ai social la sua reazione: “Sono certa che la segretaria del Pd Elly Schlein, tutta la sinistra, gli intellettuali – Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, ecc. -, la “grande stampa” e la “stampa militante” che abbiamo visto in queste ore mobilitata in altre sedi, avranno parole inequivocabili di solidarietà nei miei confronti dopo l’atto di censura che questa mattina mi ha impedito di parlare”.

Attestati di solidarietà, per ora, sono arrivati dalle opposizioni per bocca di Maria Elena Boschi di Italia Viva, per la quale “la manifestazione del dissenso è lecita, ma non con la censura”. Secondo Adriano Bordignon “la ministra con grande maturità ha deciso di allontanarsi ma cercheremo di coinvolgerla nuovamente al più presto, avevamo cercato in tutti i modi di coinvolgere questi ragazzi perché avevamo capito che ci sarebbe stato qualcosa ma non ci hanno risposto in alcun modo: dobbiamo darci una svegliata e uscire da questo approccio ideologico perché altrimenti tra poco è tutto finito

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