Turismo, Ine: cifre record nei primi tre mesi dell’anno


Jordi Hereu, ministro dell’Industria e del Turismo, ha segnalato che si lavora per diversificare e destagionalizzare il turismo. Le regioni più gettonate: Isole Canarie, Catalogna e l’Andalusia


MADRID – I primi tre mesi dell’anno sono considerati tradizionalmente “bassa stagione” dall’industria del turismo. Ed invece… Stando a quanto reso noto dall’Istituto Nazionale di Statistiche (Ine), la Spagna, nei primi tre mesi dell’anno, ha ricevuto ben 16,1 milioni di vacanzieri provenienti da ogni parte del mondo. Tradotto in euro, il turismo internazionale ha rappresentato per il Paese un’entrata pari a 21mila 948 milioni.

Quello che ci siamo lasciati alle spalle, è stato, per l’industria del turismo, il miglior primo trimestre dell’intera serie storica registrata dall’Ine. Infatti, il numero dei vacanzieri è cresciuto del 17,7 per cento e la loro spesa è aumentata del 27,2 per cento. 

Jordi Hereu, ministro dell’Industria e del Turismo, ha sottolineato che i primi tre mesi dell’anno si sono rivelati i migliori, con una crescita significativa della spesa nelle regioni di destinazione.  Il fenomeno, secondo il ministro Hereu, riflette una trasformazione importante del modello turistico. Il responsabile del dicastero ha segnalato che si lavora per diversificare e destagionalizzare il turismo perché, a suo avviso, gran parte del paese ancora deve riceverei benefici dal turismo sostenibile.

Le regioni più gettonate, nei primi mesi dell’anno, sono state le Isole Canarie, con il 24,3 per cento del totale. Seguono Catalogna, con il 21,2 per cento, e l’Andalusia, con il 15,1 per cento. Quest’anno, stando all’Ine, le Isole Canarie avrebbero ricevuto un 19,8 per cento in più di turisti. Catalogna e Andalusia, il 27,9 per cento e il 19,8 per cento rispettivamente.

Per quel che riguarda, invece, la provenienza del flusso turistico, le statistiche dell’Ine indicano che i vacanzieri del Regno Unito sono stati i più numerosi: 2,9 milioni. Seguono a ruota quelli provenienti dalla Germania, che hanno forato i due milioni e quelli francesi. I turisti nordamericani sono stati 285mila 498 mentre quelli provenienti dall’Asia – leggasi Cina, Giappone e Corea –  sono stati 250mila 978.

Sempre stando all’Ine, i turisti inglesi, nel loro insieme, avrebbero speso mille 365 milioni di euro; quelli tedeschi, mille 207. Milioni e quelli nordamericani 755 milioni. In media, i vacanzieri avrebbero speso in media 180 dollari  al giorno

L’ine non si è limitato a registrare il flusso del turismo internazionale. Ha anche rilevato la sua incidenza sulle strutture di “accoglienza”. Il soggiorno negli appartamenti turistici sarebbe aumentato del 18,8 per cento, quello nei camping del 59,9 per cento e quello negli ostelli del 25,1 per cento. La crescita nella domanda di alloggi turistici non ha evitato un incremento nel settore alberghiero. Questo è stato del 17,5 per cento.

L’industria del turismo è una delle fonti più redditizie per l’economia spagnola. Lo scorso anno ha contribuito con 186mila 596 milioni alla crescita del Pil, pari ad 12,8 per cento.

Redazione Madrid   

Lascia un commento