CARACAS – L’Opposizione ha finalmente un suo candidato alle prossime elezioni presidenziali. Edmundo González Urrutia è, ora sì ufficialmente, l’aspirante della “Mesa de la Unidad Democrática” (Mud) alla presidenza della Repubblica. È stato deciso dopo un “conclave” a porte chiuse al quale hanno partecipato i membri della “Plataforma Unitaria” (Pu), la coalizione di oltre dieci partiti che si oppongono con fermezza al “chavismo” e alla rielezione del presidente Nicolás Maduro.
Sarà difficile ora per il Governo evitare che l’Opposizione si presenti compatta alle prossime elezioni presidenziali. Dopo aver interdetto dai pubblici uffici a Maria Corina Machado, leader del partito “Vente Venezuela” e candidata alle primarie dell’Opposizione, e reso impossibile la sua sostituzione per Corina Yoris, una docente universitaria di grande prestigio, non ha apparentemente scuse per evitare la candidatura di González Urrutia
La strategia del Governo è sempre stata quella di sbarrare il cammino a chiunque possa realmente porre in pericolo la candidatura dell’attuale presidente. Il timore della “Pu” è che una volta ancora il Governo riesca a trovare cavilli, reali o inventati, per evitare che l’Opposizione abbia un candidato con possibilità di trionfo. Sarà difficile, ma non impossibile, che ci riesca. La candidatura di González Urrutia ha superato già un primo filtro del Consiglio Nazionale Elettorale che ha permesso la sua iscrizione ufficialmente come candidato della Mud. Fino a ieri, González Urrutia era considerato, in seno all’opposizione ma anche dal Governo, un “candidato tappa”. Cioè un “prestanome” per evitare che la “Mud” fosse cancellato dalla scheda elettorale.
L’Opposizione ha già dimostrato, quando si impose nelle elezioni parlamentari del 2015, che unita ha possibilità di imporsi. Allora il Governo, di fronte alla stragrande maggioranza dei voti a favore dell’Opposizione, non poté che accettare la sconfitta. Così, dopo 17 anni di supremazia “chavista” si istallò un parlamento dominato dall’Opposizione. Se allora accettò di cedere il Parlamento all’Opposizione, è poco probabile che oggi accetti di consegnare il Governo a un candidato che non sia Nicolás Maduro.
Edmundo González Urrutia, diplomatico di carriera, è stato l’artefice dell’ingresso del Venezuela al Mercosur durante la presidenza di Ugo Chávez Frías. Aveva acconsentito che la “Plataforma Unitaria” lo iscrivesse temporalmente come candidato alla presidenza della “Mud”, dopo la squalifica di Corina Machado e l’impossibilità di iscrivere Corina Yoris. Per l’Opposizione era necessario iscrivere un candidato, almeno temporale, per conservare la sigla della coalizione dell’Opposizione nella scheda elettorale.
Dopo oltre quattro ore di discussione, ieri è stato deciso di confermare il nome di González Urrutia, un candidato che in realtà non voleva essere tale. Solo le circostanze lo hanno obbligato ad assumere tale responsabilità.
Negli ultimi anni, González Urrutia ha svolto un ruolo di articolatore dell’opposizione, sempre con basso profilo e nell’ambito delle relazioni diplomatiche. Tra il 2013 e il 2015 è stato il rappresentante internazionale della “Mud”
Il volto che apparirà nella scheda elettorale dell’Opposizione sarà il suo. E tra chi sosterrà la sua candidatura ci sarà anche il partito “Un Nuevo Tiempo” (Unt) di Manuel Rosales. “Unt” ha già annunciato che Rosales si farà da parte per permettere all’Opposizione di presentarsi compatta in queste elezioni. La “Plataforma Unitaria”, ha giá cominciato a lavorare per cercare che altre candidature si ritirino a favore di quella di González Urrutia.
Per il momento, i candidati ancora in corsa sono: Antonio Ecarri, Luis Eduardo Martínez, Benjamín Rausseo, Luis Ratti, Daniel Ceballos, Juan Carlos Alvarado, Javier Bertucci e José Brito.
Redazione Caracas