Il mondo politico si stringe attorno alla senatrice a vita Segre dopo gli attacchi sul web dell’ex ambasciatrice Basile

Memoria
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la senatrice Liliana Segre.

MADRID. – Il mondo politico si stringe attorno alla senatrice a vita Liliana Segre, dopo gli attacchi sui social dall’ex ambasciatrice Elena Basile. “Cara signora Segre, lei dice di non poter più dormire, pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre”, ma “cara signora possibile che lei sia tormentata soltanto dai bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano?”.

L’espressione di solidarietà alla testimone della Shoah arriva prima di tutto dall’aula del Senato, con vari interventi. “Mi associo ai giusti argomenti e alle parole, emersi in maniera unanime da parte di tutti i gruppi, e abbraccio la senatrice che speriamo di vedere presto qui in aula e a cui rivolgiamo un saluto”, ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, esprimendo solidarietà alla senatrice a vita a cui l’aula di Palazzo Madama ha tributato un lungo applauso.

Solidarietà

“Esprimiamo incredulità e indignazione per le parole estremamente offensive contro la Presidente Segre. I membri della commissione antidiscriminazione, presieduta dalla senatrice a vita, si stringono alla Presidente e respingono con forza le assurde falsità proposte dall’ex funzionaria della Farnesina, Elena Basile, sul suo profilo Facebook, sulla rete e su organi di stampa, e s’impegnano a continuare il lavoro per contrastare strategie mirate a istigare all’odio e per contrastare l’antisemitismo, il razzismo e ogni forma di discriminazione. Un impegno espresso all’unanimità. I commissari si uniscono con affetto e assoluto sostegno alla Presidente Segre”, ha reso noto la Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza del Senato.

Le spiegazioni di Basile

Su Telegram, Elena Basile si definisce sottoposta a un linciaggio “da parte di una stampa che si dice progressista e tollerante”, per poi spiegare, rivolgendosi alla Segre: “Io non volevo offenderla con il video, volevo ribellarmi a quel che una stampa faziosa fa quando le mette in bocca una dichiarazione: ‘non riesco a dormire pensando ai bambini ebrei del 7 ottobre’. Questo quando il massacro dei bimbi di Gaza è arrivato già a cifre spaventose. Il mio video non era contro di lei ma contro questo falso pensiero progressista che sta uccidendo la democrazia e la libertà di stampa e di pensiero. La prego, senatrice, combattiamo insieme contro i crimini d’odio. E lei, se può, condanni apertamente sicuramente Hamas ma anche un governo di Israele che si sta rendendo colpevole di crimini di guerra. Difenda, la prego, anche i bambini di Gaza. mi piacerebbe davvero incontrarla, e ho un grande rispetto per lei, veramente. Lo dico con sincerità”.

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