Junts vota contro, il disegno di Legge sull’Amnistia torna in Commissione Giustizia

MADRID – Alla fine si sono avverati i peggiori pronostici: il disegno di Legge sull’Amnistia non è passato. È stato bocciata con i voti di Junts ed ora torna alla Commissione Giustizia.

In Parlamento si è vissuta una situazione tanto insolita come inedita. Il disegno di Legge, presentato dal Psoe, era stato emendato in Commissione Giustizia per assicurare la sua applicazione soprattutto nel caso specifico di Carles Puigdemont e dei CDR. Ebbene, nonostante sia stato approvato in prima votazione, con i voti di Junts, è poi stato bocciato nella seconda votazione, obbligatoria in quanto legge organica, sempre con i voti di Junts che questa volta si è schierato con il Partito Popolare e Vox. La legge, quindi, non seguirà il suo iter burocratico al Senato ma tornerà in Commissione.

La Commissione Giustizia avrà tempo un mese per presentare nuovamente il progetto di Legge. E durante questo mese i partiti potranno realizzare piccole modifiche. Per esempio, eliminare ogni riferimento al “delitto di terrorismo”, come pretende Junts.

Che il voto di Junts fosse determinante, si dava per scontato. Ma solo gli ultimi giorni si è cominciato a considerare un suo eventuale voto negativo. L’approvazione della legge è stata bloccata con 171 voti a favore e 179 contro, quelli di Junts, del Partito Popolare e di Vox

“Il disegno di Legge – è stato il commento indignato di Bolaños -è entrata in quest’Aula in modo impeccabile e costituzionale, ed è così che ne uscirà. È assolutamente incomprensibile che Junts abbia bocciato una legge che ha approvato e a favore della quale ha votato ben quattro volte nel corso dell’iter parlamentare.

Junts aveva minacciato di votare contro il testo qualora i suoi emendamenti non fossero stati inseriti. Ed è stato precisamente quello che ha fatto di fronte al netto “no” del Psoe.

Nel corso del dibattito parlamentare non sono mancate prese di posizione dure, critiche aspre, espressioni forti.

Gli indipendentisti, Junts “in primis”, hanno accusato i giudici di “lawfare”, di prevaricazione. E il Partito Popolare ha accusato i socialisti di permettere agli alleati di decidere per loro.

Junts ha ricordato al Governo che era stato accordata una Legge di Amnistia “completa” e non selettiva mentre Esquerra Republicana ha rimproverato Junts per pensare ad una amnistia  confezionata su misura per Puigdemont dimenticando che del disegno di legge, così come era stato redatto, si sarebbero beneficiati oltre mille catalani.

Quella parlamentare è stata una giornata frenetica. Tutti i partititi alleati del Governo hanno cercato di convincere Junts scontrandosi contro una parete.

“E’ una legge che avrebbe dovuto essere approvata perché dava tranquillità legale a molte persone perseguitate – ha commentato Oriol Junqueras di Esquerra Repubblicana -. Non è la legge che noi avremmo fatto, ma è una buona legge nel contesto in cui ci troviamo”.

Il disegno di legge, quindi, torna in Commissione. I gruppi parlamentari avranno tempo un mese per negoziare gli emendamenti.

Redazione Madrid

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