MADRID. – L’Epifania tutte le feste le porta via. Ma non solo: anche il caldo anomalo di questi giorni. Dopo settimane di “primavera” con punte estreme di 25°C in Pianura Padana l’antivigilia di Natale e picchi record di 27 gradi, registrati il primo dicembre in Abruzzo e Sicilia, cambierà tutto entro 48 ore.
Il maltempo sta per tornare: in arrivo nubifragi, vento, pioggia, neve e soprattutto un brusco abbassamento delle temperature. Andrea Garbinato, responsabile Redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma l’arrivo di nuvoloni e piogge torrenziali già nella giornata di domani.
Tutto il Nord piomberà in una fase decisamente perturbata con il Ciclone della Befana in approfondimento sul Mar Ligure e le temperature in graduale discesa. Anche gli esperti di 3bmeteo parlano di un brusco peggioramento delle condizioni meteo: “Le umide e miti correnti che interessano la nostra Penisola lasceranno spazio all’arrivo di venti più freddi dall’Artico che, nel weekend dell’Epifania, riporteranno l’inverno sull’Italia con pioggia e neve sui rilievi”.
Il meteorologo Francesco Nucera spiega: “Si tratterà della prima irruzione di aria fredda di questo 2024 e che metterà fine a questo prolungato periodo caratterizzato da temperature sopra la media”. Piogge e rovesci interesseranno soprattutto Centro Nord e Sardegna con neve sulle Alpi a partire dai 600-1000m, anche a quote collinari su interne liguri e Piemonte.
Nel weekend dell’Epifania nevicate sono attese sulle Alpi specie di Lombardia e del Triveneto a partire dai 700 m con accumuli abbondanti in alta quota dove potranno cadere mediamente 60-80cm di neve fresca. Sull’Appennino nevicherà inizialmente a quote elevate. L’evoluzione della perturbazione sarà inoltre accompagnata da venti forti a rotazione ciclonica con mareggiate possibili sui tratti esposti. Le temperature saranno in diminuzione ovunque, domenica massime sui 5-10°C al Nord, 6-11°C al Centro, 9-13°C a Sud.
Questo afflusso di aria fredda è previsto perdurare anche nei primi giorni della settimana con un ulteriore abbassamento delle temperature, alimentando una fase tipicamente invernale sull’Italia.
Anche se a molti l’arrivo del freddo non farà piacere quella che è alle porte è per gli esperti una perturbazione “necessaria”: “L’annunciato arrivo della pioggia e della neve salvano l’Italia dalla siccità dopo il caldo anomalo di inizio inverno che sta facendo emergere i primi sintomi di stress idrico che, accompagnati alla scarsità di neve in diversi settori dell’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica, hanno fatto scattare il campanello d’allarme nelle campagne” sottolinea la Coldiretti.
“La situazione è difficile a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola dal Piemonte alla Sicilia. Sulle Alpi torinesi manca l’80% della neve necessaria per creare le scorte idriche per consentire alle coltivazioni di crescere mentre in Sicilia le precipitazioni – precisa ancora la Coldiretti – sono state le piu’ scarse da oltre cento anni nel secondo semestre dell’anno secondo il Servizio informativo agrometeorologico regionale.
Un danno per l’agricoltura – continua la Coldiretti – con le arance che sono più piccole, gli ortaggi in sofferenza mentre salgono i costi per acquistare il fieno per alimentare gli animali. L’arrivo della neve in questa stagione – conclude la Coldiretti – è quindi importante anche per l’agricoltura, secondo il vecchio adagio contadino ‘sotto la neve il pane’, perché insieme alla pioggia garantisce acqua alle campagne. Mentre il freddo è necessario per fermare le popolazioni di insetti, dannose per le colture, che potrebbero sopravvivere e svernare per attaccare i raccolti nella prossima primavera”.
(Redazione/9colonne)