Medioriente, esercito israeliano: preso il controllo del porto di Gaza

Distruzione a Gaza dopo i bombardamenti israeliani durante l'operazione 'Breaking dawn'. (ANSA)

MADRID.- L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver preso il “controllo operativo” del porto di Gaza. In un post pubblicato su X, il colonnello Avichay Adraee, portavoce di lingua araba dell’esercito israeliano, ha scritto che “le forze dell’IDF hanno completato il controllo operativo del porto turistico di Gaza, utilizzato da Hamas per scopi terroristici”. “L’organizzazione terroristica Hamas – scrive ancora l’alto ufficiale – ha utilizzato il porto turistico come centro di addestramento delle forze navali per scopi terroristici e per dirigere ed effettuare attacchi via mare. Hamas, sotto la copertura di un porto navale civile, ha sfruttato il luogo anche per addestrare e compiere operazioni terroristiche, utilizzando navi civili e quelle appartenenti alle forze dell’ordine di Gaza”. Nel frattempo, il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha reso noto che le forze aeree dello Stato ebraico “hanno effettuato una serie di attacchi contro obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano”. “Gli obiettivi includevano una serie di postazioni militari da cui operavano i terroristi di Hezbollah”, ha scritto Hagari su X.

 

Il controllo di Gaza dopo la fine delle ostilità

 

In un colloquio col Financial Times, il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha ribadito la necessità di assicurare il controllo di Gaza dopo la fine delle ostilità esplose dopo il raid di Hamas del 7 ottobre sul territorio dello Stato ebraico. Herzog ha sottolineato che Israele non può lasciare un vuoto a Gaza e che dovrà mantenere nell’enclave un considerevole contingente “per impedire ad Hamas di riemergere”. “Se ci tiriamo indietro – ha dichiarato Herzog – chi prenderà il sopravvento? Non possiamo lasciare il vuoto”. Anche se ancora non è chiara la modalità della presenza della forza israeliana, ha aggiunto il presidente, sarà fondamentale evitare che “Gaza si trasformi di nuovo in una base del terrore”.

 

In Cisgiordania come a Gaza

 

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, Itamar Ben-Gvir, ha dichiarato che Israele dovrebbe agire in Cisgiordania allo stesso modo che nella Striscia di Gaza, aggiungendo che le opinioni dell’Autorità Palestinese non sono diverse da quelle di Hamas. La dichiarazione di Ben-Gvir ha fatto seguito a un attacco avvenuto alle prime ore di oggi a un posto di blocco che collega Gerusalemme alla Cisgiordania e che ha provocato il ferimento di sette israeliani oltre all’uccisione dei tre attaccanti. Un episodio che, a detta di Ben-Gvir, rende necessario “trattare con Hamas in Cisgiordania e con l’Autorità Palestinese, le cui opinioni sono simile a Hamas, nello stesso modo in cui agiamo a Gaza. Credere a Mahmoud Abbas, che nega l’Olocausto, è un crimine. La politica di contenimento si ritorcerà contro di noi, come è successo a Gaza. Ora è il momento di agire”, ha scritto il ministro sui social network. Le autorità israeliane ritengono di aver sventato, questa mattina, un attacco molto più grande, poiché nel veicolo sono stati trovati molte armi e indumenti simili alle uniformi dei soldati israeliani.

(Redazione/9colonne)